Dopo aver promosso una iniziativa di sostegno a Zero Waste Lviv per le stoviglie riutilizzabili, Eco dalle Città torna a occuparsi di una possibile “solidarietà ambientalista” alla popolazione Ucraina. Questa volta il tema è l’emergenza energetica provocata dai bombardamenti russi sulle infrastrutture elettriche. Come è noto le città ucraine soffrono il buio e soprattutto il freddo e la interruzione dei wi-fi.
È forse la prima volta che questo dramma si verifica in queste proporzioni, e lo vive una popolazione che era abituata a disporre di energia elettrica in quantità e a basso costo. La capacità di resilienza/resistenza ucraina si è subito misurata su come organizzare la sopravvivenza in queste condizioni. Si attuano black-out programmati per lavorare al ripristino delle reti e comunque per ridurre i consumi. I cittadini di Kyev e di Leopoli, ad esempio, ricevono sui cellulari l’orario dell’erogazione di energia elettrica nei vari quartieri. C’è chi si sposta di quartiere in quartiere per caricare batterie per i cellulari. Sono stati attivati molti generatori e altri sono in arrivo o sono stati richiesti ai paesi europei. Quando si dice “generatori” ovviamente si tratta di generatori che usano carburanti fossili. Ci siamo chiesti se esistono soluzioni solari e in che misura ci si stia pensando. Abbiamo trovato qualche prima traccia in un webinar ucraino dedicato proprio ai generatori solari. Nel frattempo, è uscita la notizia che Zelensky chiedeva, e Ursula Von der Leyen offriva, 30 milioni di lampadine Led a basso consumo per ridurre i consumi energetici. In realtà – abbiamo verificato – le lampadine Led sono già largamente presenti e usate in Ucraina.
C’è invece una effettiva necessità, e possibilità, di procurare milioni di “batterie ricaricatrici”, simili a quegli accumulatori che noi usiamo solitamente con il nome di power bank. In attesa e nella speranza di avere e poter utilizzare quelle batterie potentissime che in tutto il mondo sono necessarie per passare definitivamente all’era delle rinnovabili, beh intanto si utilizzi quello che c’è e si può avere facilmente. In particolare, abbiamo deciso di promuovere i kit solari che, pur non essendo in grado di far andare riscaldamenti ed ascensori, consentono di risolvere almeno il problema luce e cellulari, evitando oltretutto il ricorso a combustibili fossili.
Cercheremo inoltre di contribuire a far circolare opinioni e informazioni, affinché il contributo dell’Unione Europea alla emergenza energetica ucraina vada oltre i generatori diesel o le affermazioni approssimative sui Led.