Una delegazione di Ispra e delle Agenzie ambientali ha incontrato il ministro Gilberto Pichetto Fratin lunedì 16 gennaio nella sede del dicastero dell’Ambiente e della sicurezza energetica. La riunione è stata occasione per presentare il lavoro di Snpa sul territorio al titolare del dicastero e fare il punto su alcune delle questioni più urgenti riguardanti il Sistema. Al centro del colloquio con il ministro e i suoi principali collaboratori, tra cui il capo dell’Ufficio legislativo, gli interventi per il rafforzamento di Snpa, a partire dai decreti applicativi della legge 132 del 2016 – norma con cui è stato istituito Snpa – e dall’attuazione della recente modifica della legge 68 del 2015 (la cosiddetta Ecoreati).
La delegazione – composta dal presidente dell’Ispra ed Snpa Stefano Laporta, dal direttore generale dell’Istituto Maria Siclari, dal vicepresidente Snpa Marco Lupo, dal direttore generale di Arpa Lombardia Fabio Carella, di Arpae Emilia-Romagna Giuseppe Bortone e di Arpa Campania Luigi Stefano Sorvino – ha presentato tra le altre cose quanto finora fatto per la definizione dei Lepta, i livelli essenziali di prestazioni ambientali, e la necessità di implementare l’operatività della legge del 2016 per una tutela ambientale omogenea a livello nazionale, anche con l’approvazione del regolamento sugli ispettori ambientali, determinante per l’attribuzione al personale Arpa di funzioni di polizia giudiziaria. Con riguardo alla legge 68/2015, si è discusso del lavoro svolto dal Sistema per il contrasto agli ecoreati e dei proventi derivanti dalle prescrizioni e asseverazioni.
Il ministro ha assicurato la massima disponibilità a garantire la ripresa dell’iter dei provvedimenti in questione, ribadendo la propria attenzione verso l’azione di Ispra e delle Arpa/Appa. Un tassello ulteriore di quanto giù affermato da Pichetto Fratin in occasione della riunione del Consiglio nazionale Snpa lo scorso primo dicembre 2022, a poche settimane dalla sua nomina, quando aveva definito il Sistema un “fondamentale veicolo per raggiungere una consapevolezza ambientale sui nostri territori”, e sottolineato come la conoscenza tecnica ed esperienza di Snpa possano essere “la catena di trasmissione di nuovi percorsi di cambiamento”.