L’inceneritore per Roma sarà pronto entro il 2025 e questa fase di transizione dovrebbe essere gestita grazie alla realizzazione di biodigestori anaerobici per la frazione organica e ad altri impianti di riciclo. È quanto dichiarato dal sindaco della Capitale, Roberto Gualtieri, in una lunga intervista a Il Tempo in cui si è inevitabilmente espresso sulla questione rifiuti. Il sindaco ha anche ribadito che il nuovo piano di gestione rifiuti sarà approvato entro la fine di luglio e le dimensioni dell’inceneritore saranno parametrate al raggiungimento degli obiettivi europei di raccolta differenziata, riciclo e riduzione, senza nessuna sovraccapacità. In ogni caso, ha affermato Gualtieri, sarà comunque necessaria una discarica di servizio per un disvalore sotto al 5% (oggi è sopra il 35%).
Il progetto dell’inceneritore è stato ipotizzato nell’area di Santa Palomba, suscitando numerose proteste a cui Gualtieri risponde che l’impianto verrà realizzato “in un’area industriale” e che comunque “a Parigi una multinazionale come Orange ha scelto di mettere il proprio quartier generale di fronte al termovalorizzatore”.
Nel corso dell’intervista, il sindaco ha ribadito che l’impianto sarà scelto sulla base delle più recenti tecnologie disponibili “e sarà quindi ancora più green di quelli in funzione nelle principali città italiane, le cui emissioni sono abbattute e sono inferiori a quelle di una strada”. E sulla gestione dei rifiuti, Gualtieri ha auspicato un ruolo da protagonista per Acea, probabilmente in sinergia e collaborazione con altre realtà, tra cui Ama.