Per il biossido di azoto (NO2) limiti medi annui ridotti a un quarto (10 μg/m³), con attivazione di una soglia limite giornaliera di 25 μg/m³, per il PM 2.5 soglia annuale dimezzata a 5 μg/m³, con l’attivazione di un nuovo limite sulle 24 ore di 15 μg/m³, per il PM10 il limite medio annuo passa a 15 μg/m³, ovvero meno della metà del limite normativo vigente attualmente in Europa, inoltre si introduce una nuova soglia media per l’ozono di 60 μg/m³, e infine un nuovo limite sulle 24 ore per il monossido di carbonio (CO) di 4 μg/m³.
Sono questi i punti salienti delle nuove linee guida appena pubblicate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, segnalate dalla onlus milanese Cittadini per l’Aria, che rinnovano le precedenti linee guida del 2005. Un abbassamento delle soglie a tutela della salute che secondo la onlus mostra chiaramente come “le sostanze inquinanti danneggiano l’organismo umano già a concentrazioni molto ridotte, producendo un impatto rilevante su fasce di popolazione molto più estese di quanto precedentemente ritenuto. Di conseguenza, le politiche volte a ridurre le concentrazioni degli inquinanti atmosferici devono subito essere potenziate in maniera significativa”.
Si stima che l’esposizione all’inquinamento atmosferico provochi sette milioni di morti premature e la perdita di milioni di anni di vita sani ogni anno. Nei bambini, l’inquinamento atmosferico potrebbe persino ostacolare lo sviluppo dei polmoni, limitare la funzione polmonare, causare infezioni respiratorie e peggiorare l’asma. Negli adulti, la cardiopatia ischemica e l’ictus sono le cause più comuni di morte prematura per inquinamento dell’aria esterna, e nuovi dati mostrano anche che questa può essere anche la causa della malattia, del diabete e delle malattie neurodegenerative. In termini di carico di malattia, l’inquinamento atmosferico è quindi paragonabile ad altri importanti fattori di rischio per la salute nel mondo.
Nonostante le linee guida OMS non siano vincolanti, è bene ricordarlo, secondo Cittadini per l’Aria siamo davanti ad “una svolta epocale” perchè viene indicato “che ridurre in maniera significativa le concentrazioni degli inquinanti principali migliorerà e allungherà sostanzialmente le nostre vite e evidenziano la distanza ormai abissale fra i limiti normativi vigenti in Europa e quelli ben più bassi che è necessario rispettare per proteggere davvero la salute umana. Le nuove soglie sono frutto di anni di ricerche e sono basate su rigorose evidenze scientifiche”.
“Una svolta che rappresenta una opportunità per l’Italia – sottolinea la Onlus – che, fra tutti i paesi europei, è quello che detiene il più grave impatto sulla salute umana da inquinamento atmosferico. In questo momento storico, grazie ai fondi del PNRR e alle imminenti elezioni amministrative, i cittadini hanno la possibilità di rideterminare le politiche di governo della mobilità nelle maggiori città italiane”.
Per stimolare questo cambiamento e informare i cittadini di quante possibilità di miglioramento ci sono per gli ambienti urbani, Cittadini per l’Aria lancia la Guida per i Cittadini per un’aria più pulita: un documento in dieci punti + 1 per aiutare i cittadini ad orientarsi tra le proposte dei futuri sindaci, dei Comuni, delle Regioni e del Governo.