Società medico-scientifiche e FNOMCeO chiedono misure urgenti contro inquinamento e cambiamento climatico

Gli scorsi 21 e 22 aprile durante le Giornate Mediche per l'Ambiente (GIMA) tenutesi a Pisa è stato sottoscritto un appello contro l'inquinamento atmosferico e il cambiamento climatico dalle Società medico-scientifiche e dalla Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (FNOMCeO), con l'appoggio dell'Associazione Medici per l’Ambiente (ISDE) Italia e dell’Associazione Italiana di Epidemiologia (AIE). Si chiedono misure urgenti data la pericolosità sulla salute di queste problematiche. "Le autorità politiche ascoltino la voce del mondo scientifico"

Crisi climatica salute Lancet Report
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Le Società medico-scientifiche e la Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (FNOMCeO) hanno diramato un appello “per adottare misure urgenti contro l’inquinamento atmosferico e il cambiamento climatico“.

Gli scorsi 21 e 22 aprile, infatti, si sono tenute a Pisa le Giornate Mediche per l’Ambiente (GIMA) a cui hanno partecipato le suddette associazioni. Tali misure, secondo il documento diramato sarebbero necessarie per la salute dei pazienti.

Promossa dall’ Associazione Medici per l’Ambiente (ISDE) Italia e dell’Associazione Italiana di Epidemiologia (AIE), ciò che viene chiesto “alle autorità politiche è di ascoltare la voce del mondo scientifico e adottare senza ritardi le azioni utili sia a ridurre l’inquinamento atmosferico sia a mitigare il cambiamento climatico. I due fenomeni agiscono sinergicamente sulla salute umana, contrastando o riducendo l’efficacia delle terapie.”

Durante le giornate, poi, ” è emersa l’urgenza di adottare soluzioni specifiche che, sulla base delle evidenze scientifiche, sono in grado di ridurre da subito malattie e mortalità legate all’inquinamento ed alla crisi del clima. L’evento pisano ha, infatti, favorito il coordinamento di un impegno collettivo per ottenere risultati concreti sulle tematiche ambiente e salute, secondo l’approccio “One-Health. Tale paradigma riconosce lo stretto collegamento e l’interdipendenza tra la salute degli esseri umani, quella degli animali, delle piante e dell’ambiente in generale (compresi gli ecosistemi). One-Health è anche un modello di integrazione e collaborazione che permette di prevenire efficacemente le malattie”, continua il comunicato congiunto delle varie associazioni.

Queste “le otto richieste dell’appello in sintesi: 1) prendere atto dei principali danni sanitari; 2) evitare nuove attività inerenti i combustibili fossili; 3) scartare soluzioni irrealistiche od illusorie; 4) promulgare una normativa che preveda l’addebito alle compagnie elettriche delle cosiddette “esternalità” (costi legati agli impatti sull’ambiente e sull’uomo, ora totalmente a carico della società civile); 5) accogliere le proposte europee relative al superamento degli autoveicoli inquinanti; 6) promuovere la transizione verso le energie rinnovabili e non verso il metano (anch’esso fossile e climalterante); 7) disincentivare la diffusione massiva del biometano e l’uso di biomasse; 8) promulgare una normativa che agevoli più speditamente ed efficacemente l’installazione di impianti per le fonti rinnovabili”, conclude.

E’ possibile aderire all’appello inviando una mail a isde@isde.it e leggere qui l’appello completo.