Indice del clima 2025, Bari è prima, Sud e zone costiere dominano la classifica italiana

Caserta, Terni e Asti tra le ultime posizioni. Crescono eventi estremi e temperature elevate, soprattutto al Nord, con notti tropicali quasi raddoppiate negli ultimi 15 anni. L'analisi evidenzia un incremento significativo di caldo estremo, inverni sempre più miti, meno giorni piovosi ma con maggiore intensità, e una crescente siccità nelle città interne e meridionali

Indice clima 2025

La classifica dell’Indice del clima 2025, elaborata dal Sole 24 Ore in collaborazione con 3bmeteo, conferma anche quest’anno Bari al primo posto tra i 107 capoluoghi italiani. L’indagine si basa su quindici parametri climatici relativi al decennio 2014-2024, con cinque nuovi indicatori introdotti rispetto all’edizione precedente.

Bari guida la graduatoria, seguita da Barletta-Andria-Trani (considerata congiuntamente) e Pescara, completando un podio interamente meridionale per la prima volta dall’inizio delle rilevazioni nel 2019. Nella top 10 prevalgono città meridionali e costiere, come Enna, Chieti e Catanzaro, con solo tre capoluoghi centrali (Livorno, Pesaro-Urbino e Ancona) e un unico rappresentante del Nord, Trieste, grazie alla buona performance nell’indicatore della brezza estiva.

Caserta, Terni e Asti in fondo alla classifica

Nella parte bassa della graduatoria figurano invece città come Caserta, ultima classificata, preceduta da Terni e diverse province del Nord-Ovest come Asti, Alessandria e altre città emiliane quali Piacenza, Cremona, Parma e Reggio Emilia.

Tra le grandi città, nelle prime cinquanta posizioni si trovano Venezia (15°), Cagliari (26ª), Napoli (28ª), Genova (33ª) e Roma (47ª). Al contrario, Bologna (74ª), Milano (77ª) e Firenze (78ª) restano in posizioni più basse.

Record locali, da Agrigento a Belluno

Analizzando i primati specifici delle varie città, Agrigento primeggia per il soleggiamento con una media di 9,2 ore giornaliere, mentre Belluno registra l’opposto con sole 6,7 ore, piazzandosi ultima anche per giorni freddi e umidità relativa fuori comfort. Tuttavia, Belluno ha il minor numero di notti tropicali (14,3 contro le 137 di Palermo). Venezia ha il primato per il minor numero di giornate con temperature sopra i 35 gradi (solo 0,4 giorni), mentre Terni registra la performance peggiore con ben 45,5 giorni.

Trend preoccupanti, aumentano gli eventi estremi

Negli ultimi quindici anni, emerge un significativo aumento delle temperature medie giornaliere, specialmente nel Nord Italia, con un incremento di 2,4°C rispetto al 2010. Conseguentemente, aumentano gli episodi di caldo estremo e il numero di notti tropicali, passate da circa 44 a quasi 80 all’anno. Al Centro e al Sud aumentano notevolmente le giornate con temperature oltre i 35 gradi (circa 12 giorni in più rispetto al 2010).

Gli inverni sono sempre più miti e le nevicate praticamente assenti negli ultimi due anni nella Pianura Padana. In parallelo, diminuiscono le giornate piovose, ma aumenta l’intensità delle piogge estive, con periodi di siccità più lunghi soprattutto ad Agrigento e Cagliari.

Tutti i dati dettagliati saranno consultabili online a partire da lunedì 28 aprile su Lab24, l’area dedicata del sito del Sole 24 Ore, con schede dettagliate per ciascun capoluogo e visualizzazioni dei trend climatici degli ultimi anni.

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