Inceneritore Roma, le associazioni all’AGCM: “Favorita Acea, alterata la leale competizione”

La Rete Tutela Roma Sud ha fatto sapere di aver presentato una denuncia all'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) contro Roma Capitale, accusata di non aver considerato alternative all'inceneritore in progetto a Santa Palomba. Secondo le associazioni, l'amministrazione capitolina avrebbe favorito l'operatore Acea, violando la concorrenza con soluzioni più sostenibili. La Rete segnala che le proposte alternative sono state ignorate e denuncia una clausola che vincolerebbe lo smaltimento di rifiuti per 33 anni. Chiede inoltre al Governo di sospendere l'affidamento della gara in attesa delle verifiche necessarie

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Rete Tutela Roma Sud ha fatto sapere di aver denunciato Roma Capitale all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) per non aver valutato le alternative all’inceneritore che l’amministrazione è in procinto di realizzare a Santa Palomba, l’area della città metropolitana a sud della Capitale. Per le associazioni, infatti, l’ipotesi è che l’amministrazione capitolina abbia avuto l’intento favorire l’operatore del servizio idrico Acea di cui è stato approvato il progetto: “Alterando la leale competizione con soluzioni migliori sia dal punto di vista economico che ambientale”.

“Abbiamo, infatti, le prove che le proposte alternative, presentate durante la Valutazione Ambientale Strategica, sono state censurate o rifiutate, senza alcun approfondimento, sottolineano le associazioni e i comitati. Come se non bastasse la clausola di esclusiva, che garantisce la fornitura di 600.000 tonnellate di rifiuti da bruciare per 33 anni, prevista nella convenzione, elimina ogni possibilità di proporre soluzioni innovative fino al 2060, perché si accaparra tutti i rifiuti, togliendo la materia prima a qualsiasi potenziale concorrente futuro, oltre ad impedire qualsiasi miglioramento in termini di riduzione, riuso e riciclo”, spiega una nota della Rete.

Appare evidente – si legge nella nota – che l’indicazione di tecnologie alternative non fosse gradita, in quanto in contrasto con la narrazione ufficiale, che vede il termovalorizzatore quale “unica soluzione possibile“, ma la normativa sulla concorrenza deriva direttamente dal trattato di funzionamento dell’Unione Europea e pertanto non può essere derogata nemmeno con i poteri speciali del Commissario straordinario del governo per il Giubileo. Segnaleremo all’AGCM anche il meccanismo di condivisione delle “perdite” attraverso il quale si vogliono fare pagare ai cittadini di Roma eventuali riduzioni del prezzo dell’energia”.

“Chiediamo al Governo di sospendere l’iter di affidamento della gara, fino al completamento delle necessarie verifiche”, conclude Rete Tutela Roma Sud.