Nel comune di Albano Laziale, a circa un chilometro in linea d’aria dal sito in cui verrà costruito il mega inceneritore di Roma, si trova ladiscarica di Roncigliano, un sito che negli anni ha inquinato fortemente il territorio circostante. Sei mesi fa la città di Albano ha fatto presente alla Regione Lazio l’incompatibilità tra un nuovo impianto e un’area a grave rischio ambientale, ma non ha ricevuto ancora alcuna tipo di riscontro:
“Le rilevazioni effettuate nell’area della discarica di Roncigliano evidenziano ormai da 15 anni un grave inquinamento”, si legge in un post del consigliere comunale Marco Alteri che riportiamo per intero:
La legge regionale n. 13 del 2019 per affrontare il problema delle aree inquinate, ha introdotto una serie di soluzioni concrete, in particolare:
stabilisce un termine entro cui fare la bonifica (5 anni rinnovabili solo una volta);
dispone il divieto di costruire nuovi impianti inquinanti, per non aumentare i veleni nell’area a rischio ambientale.
Oltre 600 albanensi hanno chiesto l’applicazione di tale legge, ai sensi dell’art. 3 del Regolamento comunale sugli strumenti di partecipazione (petizione della Rete Tutela Roma Sud prot. n. 30227 dell’11/05/2023).
Il consiglio comunale di Albano ha deliberato all’unanimità, il 19 dicembre 2023, l’istanza ai sensi dell’art. 4 della legge regionale n. 13/2019, poi formalizzata dal sindaco il 16 febbraio 2024 al Presidente Francesco Rocca.
Sono seguiti svariati solleciti, senza alcun riscontro. Chiediamo alla Regione Lazio di conoscere il RUP del procedimento e che la relazione dell’ARPA e del DEP sia allegata alla documentazione della VIA dell’inceneritore.
Rilancia la Rete Tutela Roma Sud:
Perché la Regione Lazio non ha ancora comunicato il protocollo di ricezione dell’istanza del Comune di Albano per l’area a rischio ambientale di Roncigliano? Perché non ha assegnato il procedimento al RUP?
L’abolizione del reato di abuso d’ufficio da parte del governo di Giorgia Meloni serve a garantire l’immunità ai farabutti?
Finora la Regione Lazio è stata complice del Commissario straordinario del governo per il Giubileo.
Attendiamo un suo intervento per tutelare i più deboli, gli uomini e le donne, i bambini e le bambine, che subiscono da 40 anni l’inquinamento della discarica di Roncigliano, aperta illegalmente fino a febbraio 2023, senza che gli uffici regionali verificassero nemmeno le fidejussioni, rivelatesi false, figuriamoci tutto il resto.