È stato presentato lunedì 2 dicembre presso la Società Agricola Bagnod di Piverone, in provincia di Torino, socia del CIB-Consorzio Italiano Biogas, il primo impianto biometano agricolo in Italia che immette biometano per usi civili e industriali e realizzato grazie ai fondi PNRR.
Con un investimento complessivo di 6 milioni di euro, l’impianto di 400 Smc/h “rappresenta un passo fondamentale verso l’adozione di pratiche agricole sempre più sostenibili e innovative” dice una nota dell’azienda. Alimentata da biomasse vegetali sostenibili e reflui zootecnici provenienti direttamente dall’azienda Bagnod e dalle aziende agricole circostanti, la struttura sfrutta le risorse naturali locali, creando una rete di sinergie con il territorio che favorisce l’economia circolare.
L’impianto è stato realizzato da PRODEVAL che ha progettato e fornito una soluzione chiavi in mano per la purificazione e la valorizzazione del biogas in biometano. Unitamente alla soluzione tecnologica PRODEVAL assisterà l’azienda con i servizi necessari a garantire l’efficienza dell’impianto e di conseguenza la sua piena redditività. ENGIE, invece, è partner strategico del progetto di biometano dell’Azienda Agricola Bagnod con la quale ha stipulato un contratto di compravendita di biometano e delle Garanzie di Origine (GO) sul lungo termine, permettendo un approvvigionamento sicuro e certificato di energia rinnovabile.
Con una stima produttiva di 3,5 milioni di mc di biometano, la struttura contribuirà significativamente al percorso di transizione ecologica del nostro Paese, riducendo le emissioni di CO2 di circa il 90% e potenziando l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili. La produzione annuale di biometano corrisponde al fabbisogno energetico di circa 3500 famiglie, con un impatto diretto e positivo sull’economia locale. Il biometano, fonte rinnovabile programmabile e stoccabile, offre un’alternativa energetica più efficiente e conveniente, favorendo al contempo la creazione di nuovi posti di lavoro e ricadute economiche sul territorio.
Bagnod ha investito nel modello del Biogasfattobene, promosso dal Consorzio Italiano Biogas, in cui convivono la produzione e l’utilizzo di biogas e biometano, cibo di qualità e l’adozione di pratiche agricole innovative. Per il Presidente del CIB, Piero Gattoni, intervenuto nel corso della giornata a Piverone: “Oggi l’inaugurazione del primo impianto biometano agricolo realizzato con i fondi del PNRR mi rende particolarmente orgoglioso perché certifica come il percorso immaginato anni fa fosse la giusta strada da percorrere per dare nuovo respiro agli investimenti nel settore. Il progetto dell’Azienda Bagnod rappresenta una pietra angolare per tutti quanti si avviano alla costruzione o alla riconversione degli impianti. Gli impianti si possono fare. Con il quinto bando biometano aperto pochi giorni fa auspichiamo si prosegua il trend positivo di partecipazione per le nostre imprese. Siamo consapevoli del grande lavoro che ci aspetta nei prossimi mesi, vista la breve finestra temporale per concludere i lavori di tutti i cantieri che si apriranno – aggiunge Gattoni – ma sono convinto che il grande lavoro sarà la base per creare una prospettiva di sviluppo anche oltre il PNRR, in linea con gli obiettivi indicati dal Governo all’interno del PNIEC.”.
Il PNRR mette a disposizione 1,9 miliardi di euro per lo sviluppo della filiera del biometano in Italia. Ad oggi sono 260 gli impianti agricoli ammessi ai bandi del GSE per accedere agli incentivi per la realizzazione degli impianti. Nei quattro bandi di gara (la quinta procedura si è aperta il 18 novembre) il meccanismo ha assegnato un contingente di circa 122.270,19 Smc/h sui 257 mila complessivamente disponibili, equivalenti a 1,07 miliardi Smc/anno di nuova capacità produttiva l’anno. Il Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC), inoltre, ha fissato per il 2030 un traguardo ambizioso: circa 6 miliardi di Smc, comprendendo sia la produzione di biometano sia quella di energia elettrica da biogas.