Dal 27 febbraio al 2 marzo un gruppetto di cicloturisti esperti, accompagnati da Claudio Pedroni, già responsabile FIAB per le ciclovie di media-lunga percorrenza e ideatore del progetto di rete ciclabile nazionale Bicitalia, pedalerà da Termoli a Barletta lungo il corridoio della futura Ciclovia Adriatica.
La Ciclovia Adriatica è una della 10 ciclovie nazionali facenti parte del Sistema Nazionale delle Ciclovie Turistiche istituito nel 2016 dal Ministero Infrastrutture e Trasporti, finanziate con risorse statali e del PNRR appena sufficienti a realizzare soltanto un lotto per ciascuna Regione adriatica interessata, titolare del finanziamento. Gli interventi sono da completare e collaudare entro giugno 2016. In Puglia il lotto destinatario delle risorse pubbliche è quello che va da Lesina a Manfredonia. La Provincia di Foggia è soggetto attuatore.
Poiché in Capitanata i lavori sono ancora in pieno corso, i cicloescusionisti non pedaleranno sul percorso definitivo che richiede la realizzazione di interventi di messa in sicurezza non ancora realizzati o completati, ma effettueranno alcune deviazioni.
Tuttavia l’obiettivo del giro perlustrativo è vedere come prende forma il percorso Lesina-Manfredonia individuato una ventina di anni fa nell’ambito del progetto Interreg “CYRONMED” (Cycle Route Network of the Mediterranean) della Regione Puglia, al quale lo stesso Claudio Pedroni ha partecipato in quanto rappresentante della FIAB, selezionata a seguito di avviso pubblico, per svolgere l’attività di assistenza tecnica all’intero partenariato internazionale.
L’iniziativa in bici è inoltre finalizzata ad attirare l’attenzione sulla necessità che la Ciclovia Adriatica in Puglia prosegua quanto prima sia verso Leuca, mettendo a sistema tutti i tratti di piste ciclabili costiere già presenti e facendo diventare strada ciclabile con il limite di 30 Km/h la complanare ANAS lato mare, che collega Bari-Brindisi e Lecce, già utilizzata da ciclisti occasionali, sportivi e turisti, sia verso nord, collegandosi al Molise.
A tale proposito gli organizzatori sollecitano Regione Puglia, Provincia di Foggia e RFI ad adottare concretamente e velocemente tutti gli atti necessari affinchè il sedime ferroviario a nord di Lesina, che verrà dismesso e disarmato a seguito dello spostamento a monte e dell’entrata in esercizio nel 2028 del nuovo fascio di binari nell’ambito del progetto di raddoppio della linea ferroviaria adriatica Termoli-Lesina, sia riconvertito in ciclovia, recuperando e valorizzando l’intera infrastruttura esistente, inclusi i ponti ferroviari sull’Ofanto e sul Saccione, che verrebbe così recuperata, con enorme riduzione di costi ambientali ed economici rispetto alla realizzazione ex novo del tratto di ciclovia Lesina-confine con il Molise.