“Molti Stati membri dell’UE rischiano di non raggiungere gli obiettivi di riciclaggio dei rifiuti”. A dirlo è stata l’Agenzia Europea dell’Ambiente che, nella giornata dell’8 giugno ha pubblicato la valutazione in materia di riduzione dei rifiuti e del recupero del loro valore. Infatti – continua l’Agenzia – nonostante siano fondamentali gli sforzi dell’Europa per creare un’economia circolare che contribuiscono a raggiungere gli obiettivi di sostenibilità del Green Deal europeo, molti Stati UE non raggiungeranno almeno uno dei principali obiettivi di riciclaggio dei rifiuti urbani e dei rifiuti di imballaggio entro il 2025.
Un secondo briefing dell’Agenzia, poi, illustra le strategie di successo utilizzate da tali membri Stati che hanno raggiunto alti tassi di riciclaggio. Si tratta della “valutazione dei progressi verso gli obiettivi di riciclaggio dei rifiuti dell’UE che mostra come 9 Stati membri — Austria, Belgio, Cechia, Danimarca, Germania, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi e Slovenia — sono attualmente sulla buona strada per raggiungere i principali obiettivi su detti, mentre 18 rischiano di perderne uno o più. Il briefing riassume i principali risultati di 27 profili nazionali più dettagliati”.
“Il lavoro dell’AEA sostiene il monitoraggio dei progressi degli Stati membri verso gli obiettivi di riciclaggio del 2025 stabiliti nella direttiva quadro sui rifiuti e nella direttiva sugli imballaggi e sui rifiuti di imballaggio:
55% riciclaggio e preparazione al riutilizzo dei rifiuti urbani;
riciclaggio del 65% del totale dei rifiuti di imballaggio;
e obiettivi di riciclaggio dei rifiuti di imballaggio specifici per materiale (75% per carta e cartone, 70% per vetro, 70% per metalli ferrosi, 50% per alluminio, 50% per plastica e 25% per legno)”.
Un ulteriore briefing dell’AEA “Strumenti economici e sistemi di raccolta differenziata: strategie chiave per aumentare il riciclaggio” fornisce, inoltre, una “panoramica delle principali misure utilizzate dagli Stati membri dell’UE per migliorare i tassi di riciclaggio e ridurre lo smaltimento in discarica“.
“Il briefing mostra che gli Stati membri con i più alti tassi di riciclaggio – Germania, Austria, Slovenia, Paesi Bassi e Lussemburgo – hanno tutti attuato tasse sulle discariche ben progettate o divieti di smaltimento in discarica, reso la raccolta dei rifiuti organici conveniente per molti residenti e utilizzato efficacemente incentivi per incoraggiare i cittadini a differenziare i propri rifiuti.
Il briefing rileva anche che per migliorare i tassi di riciclaggio complessivi, anche la raccolta differenziata dei rifiuti organici svolge un ruolo chiave in quanto costituisce la frazione maggiore (37%) di tutti i rifiuti urbani.”