Imballaggi, crescono le indicazioni su tipologia e su corretto conferimento in raccolta differenziata 

È online la nuova edizione diIdentiPack, il primo Osservatorio nazionale sull’etichettatura ambientale del packaging per il largo consumo, frutto della collaborazione tra CONAI e GS1 Italy. Dall’analisi delle informazioni riportate sulle confezioni di oltre 139.000 prodotti inipermercati e supermercati italiani nel corso del 2023, questa quinta edizione rileva che le indicazioni sulla tipologia di imballaggio e sul corretto conferimento in raccolta differenziata compaiono sul 53,9% delle referenze a scaffale (+3,4 punti % rispetto al 2022) e sul 78,0% di quelle effettivamente vendute (+2,3 punti %)

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È online la nuova edizione di IdentiPackil primo Osservatorio nazionale sull’etichettatura ambientale del packaging per il largo consumo, frutto della collaborazione tra CONAI e GS1 Italy.

Dall’analisi delle informazioni riportate sulle confezioni di oltre 139.000 prodotti, digitalizzate dal servizio Immagino di GS1 Italy Servizi e incrociate con i dati NielsenIQ sul venduto in ipermercati e supermercati italiani nel corso del 2023, questa quinta edizione rileva che le indicazioni sulla tipologia di imballaggio e sul corretto conferimento in raccolta differenziata compaiono sul 53,9% delle referenze a scaffale (+3,4 punti % rispetto al 2022) e sul 78,0% di quelle effettivamente vendute (+2,3 punti %).

E se la codifica identificativa del materiale, ai sensi della Decisione 129/97/CE, è presente sulle confezioni del 42,8% dei prodotti a scaffale (+4,9 punti % annui) e del 68,1% di quelli venduti (+3,2 punti %), più contenuta risulta la presenza di altre indicazioni facoltative, come i marchi e le dichiarazioni ambientali volontarie, le informazioni aggiuntive per una raccolta differenziata di qualità, la condivisione digitale delle informazioni ambientali e le indicazioni sulla certificazione di compostabilità del packaging.

La nuova edizione di IdentiPack rileva inoltre che il freddo (gelati e surgelati) si conferma la prima categoria per l’ampia comunicazione dell’etichettatura ambientale, il cura casa eccelle nell’uso di canali digitali per fornire ulteriori informazioni ambientali, mentre il petcare mostra la minor presenza di informazioni sull’etichettatura ambientale, risultando sotto la media in tutti i cluster analizzati.