Sfruttare il grande potenziale che hanno le Comunità energetiche nel percorso di decarbonizzazione dell’Italia valorizzando il ruolo dei Comuni e aiutandoli nel processo di innovazione ed evoluzione verso la transizione energetica.
È stato questo il tema al centro dell’incontro “Il Ruolo dei Comuni nella promozione delle Comunità energetiche – modelli a confronto – “ che si è tenuto martedì 7 giugno a Roma (GSE), organizzato da RENAEL – Rete Nazionale delle Agenzie Energetiche Locali che raggiunge oltre 1700 Comuni sul territorio nazionale attraverso le 7 Agenzie locali associate.
Le comunità energetiche sono costituite da un insieme di soggetti che condividono e scambiano energia rinnovabile e pulita prodotta all’interno della stessa comunità. Possono essere la carta vincente nella strategia di decarbonizzazione dell’Italia poiché creano valore in termini di efficienza energetica, generano energia pulita e rafforzano la sostenibilità ambientale per i singoli partecipanti alla comunità. Secondo una recente stima di Elemens per Legambiente, entro il 2030 l’attivazione di queste nuove realtà di autoconsumo collettivo potrebbe portare alla produzione di oltre 17 GW di energia rinnovabile, con una riduzioni in bolletta fino al 25 – 30%.
“Il percorso per la costruzione delle comunità energetiche è ancora tutto da esplorare – spiega il presidente di RENAEL, Piergabriele Andreoli – ma sappiamo con certezza che le amministrazioni pubbliche hanno un ruolo fondamentale di traino nell’attivazione delle CER e per questo riteniamo importante aiutare i Comuni a far partire questi nuovi modelli energetici, che devono essere costruiti ‘su misura” in base al tipo di territorio, alle fonti di energia alternativa più adatte fino alla realizzazione di un piano economico energetico che consenta la sostenibilità della Comunità”.
Il convegno, che ha presentato alcune tra le più interessanti esperienze di CER attive in Italia, è stato aperto da Andrea Ripa Di Meana, Amministratore Unico GSE e Carlo Salvemini, Sindaco di Lecce, delegato Anci per Energia e Rifuti.
Sono seguiti gli interventi di: Gianni Pietro Girotto, Senatore; Estella Pancaldi, responsabile della funzione e assistenza alla Pubblica amministrazione, GSE; Matteo Caldera, Dipartimento Tecnologie Energetiche e Fonti Rinnovabili, ENEA; Claudia Carani, Responsabile progetto GECO – AESS.
“Attraverso le comunità energetiche il processo di transizione ecologica si sviluppa dal basso, mettendo a valore le peculiarità dei territori, le esigenze specifiche che essi esprimono, premiando l’attivismo e l’iniziativa di gruppi organizzati, enti locali, consorzi aziendali, andando a coprire in maniera molto più efficiente e pervasiva il bisogno di energia rispetto alle grandi reti distributive – dichiara il sindaco di Lecce Carlo Salvemini, delegato Anci per Energia e Rifuti – il protagonismo dei comuni, con il coinvolgimento dei cittadini nelle comunità energetiche, permette di sperimentare e beneficiare immediatamente dei vantaggi ambientali ed economici che la produzione rinnovabile garantisce. Le esperienze illustrate nel corso della giornata non vanno omari intese come isolate best practice, ma come l’avanguardia di un nuovo sistema che occorre generalizzare in tutto il Paese. Il Governo è al nostro fianco e i Comuni italiani sono pronti a raccogliere la sfida”.
Oltre 300 Comuni hanno partecipato al convegno, che ha ha offerto l’opportunità di svolgere incontri one to one con l’assistenza gratuita da parte di Renael e la possibilità di entrare in contatto con le principali aziende che si stanno spendendo sul tema della transizione energetica, tra cui Edison Next, Engie, Hera.
Sono stati presentati alcuni tra i principali modelli di comunità energetiche attive in Italia tra cui RECOCER, il più grande progetto dedicato alle CER in Italia che si trova nella comunità collinare del Friuli e coinvolge 15 Comuni per un totale di 50.000 abitanti; il Comune di Magliano Alpi (CN) che dal 2020 si è costituito come CER mettendo a disposizione un impianto fotovoltaico da 20 Kwp ed esercitando un ruolo attivo nello sviluppo di modelli innovativi per il rilancio del territorio; il Comune di Ferla (SR), che forte di un impegno sulle energie rinnovabili partito già nel 2015, ha avviato dal 2021 il percorso finalizzato alla costituzione della prima comunità energetica di Sicilia; la Comunità energetica di Vitulano (BN) che rappresenta un esempio concreto della possibilità di sviluppare iniziative tra privati ed ed enti pubblici e, nel Comune di Ragusa la prima comunità energetica agricola italiana di autoconsumo collettivo costituita da una pluralità d’imprese che occupano un’estensione territoriale pari a 60 ettari che potrà condividere virtualmente i propri consumi d’energia grazie alla realizzazione di un impianto fotovoltaico della potenza di 200kW.