Con decreto del Ministro della transizione ecologica del 29 marzo 2022 è stato istituito l’Osservatorio nazionale della povertà energetica, che ogni due anni monitorerà il fenomeno tra la popolazione proponendo azioni di contrasto. I dati saranno utilizzati per l’adozione di una Strategia nazionale contro la povertà energetica (prevista dalla legge n. 34/22 del 27 aprile 2022), che si prefigge l’obiettivo di garantire a tutti i cittadini la possibilità di usufruire di adeguate forme di protezione nei momenti di maggiore volatilità dei prezzi, oltre che i benefici della transizione ecologica.
Più nello specifico l’Osservatorio:
a) propone al Ministero della transizione ecologica e all’Autorità di regolazione per energia reti ambiente misure di contrasto alla povertà energetica, anche attraverso la promozione di azioni di comunicazione, formazione e assistenza a soggetti pubblici ed enti rappresentativi dei portatori di interesse;
b) svolge attività di studio, analisi e supporto tecnico per la progettazione e l’attuazione di misure riguardanti il contrasto alla povertà energetica;
c) effettua, con cadenza biennale, il monitoraggio del fenomeno della povertà energetica a livello nazionale, anche ai fini della comunicazione integrata sulla povertà energetica di cui all’articolo 24, del regolamento (UE) 2018/1999;
d) fornisce supporto ai fini della cooperazione nell’ambito degli analoghi organismi istituzionali europei;
e) elabora, anche ai fini di cui alla lettera c), criteri per l’individuazione del numero di famiglie in condizioni di povertà energetica;
f) promuove lo scambio di esperienze e di informazioni con le Regioni, le altre amministrazioni centrali e locali interessate, gli organismi di ricerca e i portatori di interessi;
g) agevola il coordinamento delle misure in materia di contrasto alla povertà energetica a livello nazionale;
L’Osservatorio è composto da 6 membri che durano in carica 3 anni e possono essere riconfermati: due nominati dal Mite, uno dal Ministero del Lavoro, uno dal Ministro delle Infrastrutture, uno dalla Conferenza Stato Regioni e uno dall’Arera. È previsto che il nuovo organismo si avvalga del supporto tecnico del Gse e di Acquirente unico Spa, coi quali verrà stipulato un protocollo di intesa.