Con il termine Green Economy, come intuibile, si fa riferimento ad un modello teorico-pratico di sviluppo economico, laddove si considera non solo l’attività produttiva ma anche i suoi benefici e soprattutto il suo impatto sull’ambiente, causato da tutte quelle attività che vanno a trasformare le materie prime. Oggigiorno si fa riferimento ad un mercato in continua crescita: il Giappone è stato apripista in questo, quando nel 2014 ha dato la svolta alla sua economia dopo il disastro nucleare di Fukushima.
Il mercato della Green Economy, dicevamo, è in ampia crescita, anche nel nostro Paese, come dimostrano i dati riferiti all’anno 2019. Frutto di un interesse crescente verso il mondo dell’ecosostenibile: un esempio in questo senso è dato dalla start-up Greenrail, di Giovanni De Lisi, inventore di una traversa ferroviaria innovativa ed ecosostenibile, capace di espandersi in tutto il mondo.
L’investimento sostenibile attira e genera anche guadagni superiori agli altri, proprio perché è un investimento, come dire, necessario: con l’esaurimento delle fonti fossili e l’aumento dell’inquinamento, si è accresciuta anche la sensibilità del mondo in relazione a questi temi. Quindi il primo incentivo alla Green Economy viene anzitutto dagli Stati, che la finanziano con investimenti pubblici ed incentivi fiscali. Basti pensare all’aumento a dismisura di veicoli elettrici, che non emettono CO2 o altri gas, oggi capace di eguagliare la produzione dei classici veicoli a diesel e a benzina. Insomma, la Green Economy era una finestra su un futuro che oggi invece è sempre più presente e sempre più sarà futuro.Nei prossimi anni, in prospettiva per il prossimo decennio, l’Unione Europea e tutte le forze politiche del mondo hanno intenzione di reinventare i mercati finanziari, che diventeranno sempre più centri di interventi sostenibili. I prodotti green e la Green Economy stessa cresceranno ancora. Dopotutto questo processo “sostenibile” non è che all’inizio e, seppur lentamente, aumenterà il suo bacino e la sua attrazione.
A questo punto, come conviene investire in green? Anzitutto rispettando l’ambiente. In termini di strumenti, bisogna distinguere tra quelli diretti, come le obbligazioni sostenibili, e quelli indiretti, come per esempio gli ETF. Si tratta, ovviamente, di strumenti che, come gli indici, altro non fanno che replicare il sottostante e quindi speculando. Non sono dunque i “soli” investimenti per l’ambiente. Occorre fare una scelta oculata e attenta. Oltre a sfruttare i green bond, si possono effettuare investimenti diretti anche ricorrendo a quei finanziamenti che forniscono dei fondi alle aziende affinché li trasformino in azioni concrete a vantaggio della sostenibilità. In poche parole, anche un ben impostato Piano di Accumulo, ovvero la modalità di sottoscrizione di alcuni strumenti finanziari che permettono al risparmiatore di accedere all’investimento attraverso versamenti periodici di capitale, può rivelarsi una valida soluzione per cominciare, e continuare, ad investire in Green Economy.