Il Parlamento europeo e la Commissione hanno pubblicato i risultati di un sondaggio speciale di Eurobarometro, sulle opinioni dei giovani cittadini comunitari che riguardano il futuro dell’Unione e le principali sfide a cui questa è chiamata a rispondere, insieme al ruolo chiave che i giovani stanno svolgendo nella Conferenza sul futuro dell’Europa. La ricerca, condotta dal 16 settembre al 17 ottobre 2021 tra 26.530 persone dei 27 Stati membri e realizzata mediante interviste, ha confermato che il clima è un tema fondamentale per i cittadini comunitari.
Nello specifico nove giovani europei su dieci concordano sul fatto che la lotta ai cambiamenti climatici può contribuire a migliorare la loro salute e il loro benessere (91% dei giovani di età compresa tra i 15 e i 24 anni); l’87% del totale degli intervistati condivide questo sentimento. Inoltre l’81% degli intervistati dichiara di essere felice di vivere nell’UE, mentre il 68% degli europei considera l’UE un luogo di stabilità in un mondo in difficoltà, mentre il 67% degli europei concorda sul fatto che il progetto dell’UE offra una prospettiva futura ai giovani comunitari.
Il futuro dell’Europa
Secondo l’Eurobarometro di oggi, il 91% delle persone di età compresa tra i 15 e i 24 anni ritiene che la lotta ai cambiamenti climatici possa contribuire a migliorare la propria salute e il proprio benessere, mentre tra le persone di età pari o superiore a 55 anni la percentuale è dell’84%. Quasi un europeo su due (49%) considera i cambiamenti climatici la principale sfida globale per il futuro dell’UE, con un sostegno schiacciante agli obiettivi ambientali del Green Deal europeo: l’88% degli europei ritiene importante aumentare la quota di energie rinnovabili nella nostra economia e avere una maggiore efficienza energetica, mentre l’80% concorda sull’importanza di fare dell’Europa il primo continente al mondo a impatto climatico zero entro il 2050 e di promuovere la crescita del mercato dei veicoli a basse e a zero emissioni.
Tra le altre sfide globali future evidenziate dagli intervistati figurano la salute (34%) e la migrazione e gli sfollamenti forzati (menzionati da circa il 30%).
Avere un tenore di vita comparabile (31%) e una politica sanitaria comune (22%) sono i due aspetti più utili per il futuro dell’Europa. Gli europei considerano inoltre prioritarie una maggiore solidarietà tra gli Stati membri (21%) e l’indipendenza energetica (20%).
Risorse, sfide e valori dell’UE
Le quattro sfide più citate per l’UE sono le disuguaglianze sociali (36%), la disoccupazione (32%), seguite dalle questioni migratorie (31%). Come per le sfide globali, anche le questioni ambientali e i cambiamenti climatici figurano in cima all’elenco delle sfide cui l’UE è chiamata a rispondere, e sono citati dal 32% degli intervistati.
Gli europei ritengono che il rispetto della democrazia, dei diritti umani e dello Stato di diritto da parte dell’UE (27%) sia la principale punto di forza dell’UE, seguito dalla sua potenza economica, industriale e commerciale (25%).
La pace (49%), la libertà di opinione (47%), l’uguaglianza sociale e la solidarietà (45%), nonché la tolleranza e l’apertura agli altri (44%) sono, secondo gli intervistati, i valori meglio incarnati dall’UE rispetto ad altri paesi.
Vivere nell’Unione europea
La grande maggioranza degli europei si dice felice di vivere nell’UE (81%) e nel proprio paese (89%) e di essere soddisfatta della propria vita familiare (89%).
La Conferenza sul futuro dell’Europa
Circa il 43% degli europei afferma che il principale vantaggio del coinvolgimento delle giovani generazioni nella Conferenza è quello di concentrarsi su questioni di loro interesse. Ulteriori vantaggi del loro ruolo chiave nella Conferenza sono l’energia e la motivazione che apportano per le riforme e i cambiamenti (citati dal 35%) e la loro attenzione a rendere il futuro dell’Europa più pertinente alle sfide della società odierna (33%).
I cittadini europei continuano a essere interessati a contribuire e a partecipare alla Conferenza sul futuro dell’Europa. Mentre rispondere a un sondaggio è il mezzo preferito per farlo, come indicato da oltre la metà degli europei (59%), quasi un europeo su due (46%) potrebbe immaginare di partecipare a riunioni nel proprio territorio. La partecipazione a consultazioni online (40%), la presentazione di idee e proposte ai politici europei e nazionali (39%) e la partecipazione agli eventi culturali e sportivi europei collegati alla Conferenza (39%) sono le altre forme più interessanti di coinvolgimento dei cittadini.
Nel complesso, gli europei considerano i cambiamenti climatici e l’ambiente (44%), la salute (40%), nonché un’economia più forte, la giustizia sociale e l’occupazione (40%) come questioni fondamentali per la Conferenza.
Vi è una chiara aspettativa che la Conferenza conduca a risultati tangibili. In effetti, gli intervistati sarebbero maggiormente incoraggiati a partecipare alle attività della Conferenza se fossero convinti che la loro partecipazione avrà un impatto reale (53%).
La voce dei cittadini nell’UE
Il 90% degli europei concorda sul fatto che la voce dei cittadini dell’UE dovrebbe essere presa maggiormente in considerazione nelle decisioni relative al futuro dell’Europa. Il 55% degli europei cita il voto alle elezioni europee come uno dei modi più efficaci per garantire che le voci siano ascoltate dai responsabili politici a livello dell’UE.
Tutti gli europei possono condividere le loro idee su come plasmare il nostro futuro comune sulla piattaforma digitale multilingue della Conferenza sul futuro dell’Europa.
L’Eurobarometro speciale di oggi è disponibile su un nuovo sito web specifico dell’Eurobarometro che consente di accedere alle indagini e ai dati Eurobarometro pubblicati da entrambe le istituzioni dal 1974.
Per ulteriori informazioni
Eurobarometro speciale sul futuro dell’Europa (gennaio 2022)