Si è svolta martedì 9 aprile l’audizione informale presso le “Commissioni riunite Ambiente, territorio e lavori pubblici e Attività produttive, commercio e turismo della Camera dei deputati” sulla proposta di aggiornamento del Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC), alla quale ha partecipato anche il Coordinamento FREE rappresentato dal presidente Attilio Piattelli.
«Per poter migliorare gli obiettivi di decarbonizzazione attualmente previsti nella bozza di PNIEC bisogna prima di tutto assicurarsi che quelli attuali siano raggiungibili e poi valutare dove agire per poter ipotizzare target più ambiziosi», ha esordito Piattelli che ha elencato una serie di problemi critici che si devono assolutamente risolvere. «Abbiamo avuto un ritardo nello sviluppo delle FER Elettriche, circa 3 GW di nuovo installato nel 2022 e 6 GW nel 2023 a fronte di una necessità di 9 GW annui per gli anni 2024 – 2030 per centrare il target PNIEC, a causa di una serie di barriere», prosegue Piattelli. Le barriere da superare sono:
- il Decreto Aree Idonee non adeguato agli obiettivi. Necessaria una revisione seria con definizioni più accurate delle varie aree idonee e introduzione delle aree di accelerazione come previsto dalla REDIII;
- il problema della congestione delle reti: urge un intervento di ARERA per introdurre soluzioni che aiutino la decongestione in tempi brevi;
- il FERX che serve con urgenza poiché si è in una fase di assenza di misure di supporto se si esclude la normativa sulle CER;
- il riordino Normativo, ossia il testo Unico per le rinnovabili.
«Ma non è sufficiente – prosegue Piattelli – Abbiamo un ritardo su riordino normativo per l’efficienza energetica sia a livello residenziale che per l’industria, ormai molto urgente sicuramente per il comparto residenziale visto il recente blocco del Superbonus. A tal proposito si vedano anche le proposte del Coordinamento FREE, “Proposte del Coordinamento FREE per promuovere la Riqualificazione Energetica degli Immobili” che abbiamo lanciato nel settembre scorso».
Nel comparto biogas/biometano è necessario prendere atto che almeno circa 500 MW della potenza attualmente in esercizio avrà difficoltà a essere riconvertita a produzione di biometano per evidenti problemi di connessione alle reti gas e quindi continuerà a contribuire al raggiungimento degli obiettivi nel settore elettrico. Serve poi delineare i principi su cui fondare i meccanismi di supporto per lo sviluppo del settore per il periodo successivo al 2026.
«Infine è necessario monitorare gli obiettivi di carbon capture (CCS) previsti al 2030 perché contribuiscono alla riduzione delle emissioni, ma le attuali tecniche di cattura non possono essere considerate consolidate», conclude Piattelli.
Le slide del Coordinamento FREE presentate alle commissioni e le “Proposte del Coordinamento FREE per promuovere la Riqualificazione Energetica degli Immobili” sono disponibili sul sito del Coordinamento FREE a questo link.