Anche quest’anno RICREA ha preso parte alla presentazione della Guida Extravergini di Slow Food, strumento per promuovere l’olivicoltura italiana di qualità e la biodiversità che ha come obiettivo anche quello di sensibilizzare i consumatori riguardo alle scelte sostenibili e consapevoli.
Federico Fusari, direttore generale RICREA, ha consegnato il premio dedicato a Diego Soracco, attivista Slow Food e curatore della Guida, all’Azienda Pedro, che nel Savonese ha deciso di percorrere la strada della biodiversità, producendo con coraggio oli monocultivar da varietà quasi dimenticate, per ricordare che di fronte alle difficoltà l’olivo ha sempre dimostrato di trovare la soluzione per resistere.
Fusari ha ricordato le caratteristiche di sostenibilità degli imballaggi in acciaio, in particolare le latte, e le loro qualità per la conservazione dell’olio, proteggendolo dall’ossigeno e dalla luce, e ha sottolineato la praticità delle bottiglie in acciaio da un litro.
I numeri della Guida
La guida, giunta alla sua 24esima edizione, recensisce 766 realtà tra frantoi, aziende agricole e oleifici. Tra queste, 126 sono nuove, a dimostrazione di un settore vivace. La guida presenta anche 1227 oli, selezionati tra gli oltre 1600 assaggiati. La filiera biologica viene sempre più certificata, come dimostrato dalle 531 aziende che hanno ottenuto la certificazione in biologico per l’intera filiera, indicata con la foglia. Gli oli del Presidio degli Olivi secolari (175), riconoscibili dalla chiocciola di Slow Food, sono in aumento.
Sono presenti anche i riconoscimenti classici: la Chiocciola grande grigia è attribuita alle 40 aziende che si distinguono per il modo in cui interpretano i valori produttivi, come quelli organolettici, territoriali e ambientali, in sintonia con la filosofia Slow Food. Il Grande Olio, indicato con il disegno dell’Oliva, è attribuito agli extravergini che si sono distinti per particolari pregi dal punto di vista organolettico e perché ben rispecchiano territorio e cultivar. Il Grande Olio Slow, riconoscibile dalla scritta slow in campo verde, premia le aziende che adottano pratiche agronomiche sostenibili per l’ambiente e per il lavoratore.