Via libera dal Consiglio europeo alla direttiva che promuove la riparazione dei beni rotti o difettosi, nota anche come direttiva sul diritto alla riparazione. Grazie a questo atto legislativo sarà più facile per i consumatori chiedere la riparazione anziché la sostituzione dei prodotti in uso e i servizi di riparazione diventeranno più accessibili, trasparenti e allettanti. L’adozione della norma è l’ultima tappa del processo decisionale legislativo.
Dopo la firma da parte della presidente del Parlamento europeo e del presidente del Consiglio, la direttiva sarà pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea ed entrerà in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione. Gli Stati membri avranno 24 mesi di tempo dall’entrata in vigore per recepire la norma nel diritto interno.
La proposta è stata presentata dalla Commissione il 22 marzo 2023 e fa parte della nuova agenda dei consumatori e del piano d’azione per l’economia circolare. Integra altri atti legislativi recenti dell’Ue finalizzati a promuovere il consumo sostenibile, quali il regolamento sulla progettazione ecocompatibile di prodotti sostenibili (che promuoverà la produzione di prodotti riparabili) e la direttiva sulla responsabilizzazione dei consumatori per la transizione verde (che consentirà ai consumatori di prendere decisioni di acquisto più informate presso il punto vendita).
Riparare sarà più facile
La norma adottata crea una serie di strumenti e incentivi per rendere la riparazione più allettante per i consumatori. Ad esempio, l’obbligo per i fabbricanti di riparare i prodotti tecnicamente riparabili secondo il diritto dell’UE; la disponibilità di un modulo di riparazione volontaria con informazioni chiare sul processo di riparazione (tempi, costi, ecc.); una piattaforma europea online in cui i consumatori potranno facilmente reperire i servizi di riparazione e la proroga della garanzia legale di 12 mesi se i consumatori opteranno per la riparazione anziché la sostituzione.
L’elenco dei prodotti riparabili potrà essere ampliato in futuro: ogni volta che la Commissione introdurrà nuovi requisiti di riparabilità per determinati prodotti, questi saranno aggiunti alla direttiva sul diritto alla riparazione.
“La direttiva adottata oggi sancisce un nuovo diritto per i consumatori: il diritto a far riparare i prodotti difettosi in modo più semplice, meno costoso e più rapido. Incentiva inoltre i fabbricanti a produrre beni che durino più a lungo e che possano essere riparati, riutilizzati e riciclati. E, infine, rende la riparazione un’attività economica più allettante, che può creare posti di lavoro di qualità in Europa. Tutti i soggetti economici ne escono vincenti, così come l’ambiente”.