Giovedì 16 marzo è in programma una riunione del Consiglio Ambiente Europeo in cui ci sarà anche un dibattito orientativo sulla proposta di revisione del Regolamento imballaggi, presentata il 30 novembre dalla Commissione Europea.
La proposta di Bruxelles ha tre obiettivi principali: ridurre la produzione di rifiuti da imballaggio del 15% pro capite entro il 2040 rispetto al 2018 potenziando sia il riutilizzo che il riciclo; rendere tutti gli imballaggi riciclabili entro il 2030; introdurre tassi vincolanti di contenuto riciclato da inserire nei nuovi imballaggi in plastica. Il PPWR, ricordiamo, sarà un regolamento vincolante e non applicabile in maniera differente dai singoli Stati membri.
La presidenza svedese del Consiglio propone di affrontare due argomenti principali:
Ambizione generale per un nuovo regime di imballaggio
La proposta di revisione del PPWR mira a invertire la tendenza all’aumento dei rifiuti di imballaggio e ad applicare i principi dell’economia circolare introducendo nuovi obiettivi e una sostenibilità armonizzata requisiti in tutta l’Ue. Questi requisiti di sostenibilità includono disposizioni su riciclabilità, contenuto riciclato, imballaggi compostabili, minimizzazione degli imballaggi e imballaggi riutilizzabili. Sono stati fissati obiettivi per ridurre i rifiuti di imballaggio, per aumentare il riutilizzo e la ricarica e introdurre tassi di contenuto riciclato nelle confezioni di plastica.
Le nuove norme comprendono inoltre obblighi per gli operatori economici e disposizioni in materia di etichettatura armonizzata sugli imballaggi e sui contenitori per rifiuti, con lo scopo di creare un valore aggiunto sostanziale per il industria e di agevolare la separazione dei rifiuti di imballaggio da parte dei consumatori. La proposta anche contiene disposizioni sulla gestione degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio, nonché sul verde appalti pubblici.
Innovazione e trasformazione in ottica di prevenzione dei rifiuti
In linea con la gerarchia dei rifiuti, uno dei principali obiettivi della proposta PPWR è prevenire la generazione di rifiuti di imballaggio, in particolare limitando l’imballaggio superfluo e promuovendo soluzioni di imballaggio riutilizzabili e ricaricabili. La Commissione propone inoltre che gli Stati membri adottino misure nazionali adeguate alle circostanze locali al fine di raggiungere gli obiettivi di riduzione del 5% entro il 2030, del 10% entro il 2035 e del 15% entro 2040 rispetto al 2018.
Nella proposta PPWR, i due maggiori contributori alla riduzione della produzione di rifiuti a livello dell’UE sono: a divieto di imballaggi non necessari, come alcune forme di imballaggi monouso evitabili in il settore alberghiero, della vendita al dettaglio e della ristorazione e l’obbligo per le aziende di offrire una certa percentuale dei loro prodotti ai consumatori in imballaggi riutilizzabili o ricaricabili, ad esempio bevande da asporto e pasti o consegne di e-commerce.