No del Consiglio Comunale di Pomezia all’inceneritore a Santa Palomba. Lunedì 16 maggio l’assemblea ha approvato un ordine del giorno che esprime la contrarietà all’ipotesi di realizzare un termovalorizzatore in località Santa Palomba, come prospettato dal sindaco di Roma, Roberto Gualtieri. Lo rende noto su facebook il primo cittadino di Pomezia, Adriano Zuccalà.
Zuccalà scrive: “La scelta dell’inceneritore, tecnologia ormai vecchia e anacronistica, va in contrasto con: i principi della transizione ecologica, per la quale in Italia, nell’ultima legislatura, è stato creato un Ministero che ne prende il nome; i principi dell’economia circolare che prevedono condivisione, prestito, riutilizzo, riparazione, ricondizionamento e riciclo dei materiali e prodotti esistenti il più a lungo possibile, in modo da tendere a ridurre i rifiuti al minimo; i dettami dell’Unione Europea, secondo la quale gli impianti di trattamento con recupero energetico sono al penultimo posto della gerarchia e della tassonomia sui rifiuti che prevede, in ordine, prevenzione, riuso, riciclo, recupero energetico appunto, e in ultima ipotesi, smaltimento in discarica; le linee guida stabilite dal piano regionale per la gestione dei rifiuti, secondo il quale gli obiettivi da raggiungere sono la riduzione della produzione dei rifiuti, il sostegno alla raccolta differenziata e lo sviluppo dell’economia circolare; e ancora… va in contrasto con il Piano Rifiuti della Regione Lazio che non prevede l’installazione di nuovi inceneritori in alcun territorio del Lazio e che afferma il principio di prossimità”.
Ancora: “Se l’ipotesi Santa Palomba verrà confermata, Gualtieri non solo dovrà prendersi la responsabilità nei confronti dei cittadini di Pomezia, Albano e Ardea, ma anche dei cittadini romani, perché non facciamo finta di dimenticare che il Sindaco di Roma in campagna elettorale ha negato fermamente la necessità di realizzare un termovalorizzatore e ora, a distanza di pochi mesi, ha già cambiato idea. Sempre dalla parte del rispetto dell’ambiente, sempre dalla parte dei cittadini”.