Nella giornata del 30 marzo si è tenuto un incontro tra il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, e il Commissario europeo per l’Ambiente, Virginijus Sinkevičius. Insieme hanno visitato la discarica di Malagrotta e tenuto un incontro bilaterale in Campidoglio.
“La discarica deve essere bonificata attraverso il recupero del percolato e del biogas. Oggi non c’è niente di tutto questo quindi la discarica inquina. Noi dobbiamo metterla in sicurezza e grazie ai fondi noi possiamo fare quest’opera di bonifica attesa da anni in città. Naturalmente, però, non basta solo mettere in sicurezza la discarica di Malagrotta ma va evitato che si facciano discariche. Discarica Zero è stata la chiave del nostro piano illustrato oggi al Commissario che punta ad incentivare il riuso dei rifiuti e l’aumento del riciclo. Per quanto riguarda l’indifferenziata occorre puntare sul recupero energetico. Questi tre sono i passi da fare per arrivare all’obiettivo Discarica Zero a Roma”.
A questo proposito, Sinkevičius ha parlato apertamente del progetto inceneritore, l’opera da 600 mila tonnellate che dovrebbe sorgere in zona Santa Palomba: “So che ci sono diversi dibattiti in corso. Ma la Commissione europea non si oppone perché lo hanno tutte le grandi città europee. Quello che va considerato sono le dimensioni dell’impianto che non possono essere tali da uccidere lo sviluppo della raccolta differenziata. La cosa importante per l’Unione europea è che il conferimento in discarica vada verso lo zero. E questo, oltre che nel piano europeo è anche nel Piano Rifiuti della città, nonostante le difficoltà che incontra una città con fortissima presenza di turisti come Roma”.
Su Malagrotta invece il Commissario ha detto: “La procedura di infrazione su Malagrotta non potrà essere conclusa perché non è l’unica discarica fuori norma in Italia, ce ne sono altre 24 e perché la procedura possa essere conclusa vanno chiuse tutte. Le sanzioni, però, possono essere ridotte ulteriormente, la sanzione in atto è già stata ridotta. Speriamo si proceda celermente per chiarire la procedura di infrazione, continuiamo a monitorare i progressi ma devono essere chiuse tutte le 24 discariche fuori norma“.
Le parole del presidente regionale Francesco Rocca
Presente alla visita della discarica di Malagrotta, il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca ha fatto sapere che: “l’era delle discariche è finita. Il problema dei rifiuti a Roma va risolto una volta per tutte. La visita di oggi a Malagrotta con il commissario Ue all’Ambiente Virginijus Sinkevičius è un primo segno concreto: tutte le Istituzioni devono cooperare per bloccare l’esportazione dei rifiuti capitolini verso le discariche del Lazio e d’Europa e lavorare, insieme, per una soluzione stabile e degna di questa città e di questa regione. Nel nuovo Piano Rifiuti daremo risposte concrete per la chiusura del ciclo, senza ideologie o rallentamenti. È un nostro dovere morale”.
L’immediata reazione del Comitato No Inceneritore a Santa Palomba
Non si è fatta attendere la reazione del Comitato No Inceneritore a Santa Palomba alle parole emerse dall’incontro tra Gualtieri e il Commissario UE: “Ammazzare l’economia circolare è esattamente l’esito delle decisioni prese da Gualtieri con la realizzazione del mega inceneritore di Santa Palomba. Il sostegno espresso dal Commissario europeo appare più conseguenza del galateo istituzionale piuttosto che frutto di autentica convinzione. Non ci è sfuggito infatti come abbia sottolineato l’importanza della valutazione dei bisogni e della capacità e quindi delle dimensioni dell’inceneritore, che non possono essere tali da uccidere lo sforzo per raggiungere l’economia circolare”.
In merito al tema discariche, poi, il Comitato ha aggiunto: “Il tanto decantato utilizzo zero delle discariche è un falso evidente essendo noto che l’inceneritore porta con sé la discarica per rifiuti pericolosi necessaria allo smaltimento delle ceneri leggere, rifiuto classificato come pericoloso. Noi non ci caschiamo, come siamo convinti non ci cadrà neppure l’Europa malgrado la solita narrazione salvifica di Gualtieri e Co”.
Ricordiamo che, dopo il corteo del 25 marzo, sabato 1 aprile il Comitato ha organizzato una giornata di controinformazione sul progetto dell’impianto a Santa Palomba.