Il 4 giugno a Torino si apre la 27esima edizione di CinemAmbiente: in sala un capolavoro perduto e ritrovato

Il Festival si inaugura con la proiezione, musicata dal vivo, di un capolavoro del muto perduto e ritrovato, "Amazonas, maior rio do mundo", frutto di tre anni di riprese e completato nel 1918 dal regista di origine portoghese Silvino Santos, emigrato fin da giovane in Sudamerica e diventato il pioniere del cinema brasiliano. Film del film, l’avventurosa storia dell’opera, all’epoca trafugata dal socio del regista e portata clandestinamente in Europa, dove dal 1931 in poi, però, se ne era persa ogni traccia, si è conclusa nel 2023 con l’identificazione, nella Cineteca di Praga, di una copia superstite e un primo ritorno del film sul grande schermo, in Brasile, in Italia e nella Repubblica Ceca

La 27ma edizione del Festival CinemAmbiente, la più importante manifestazione italiana dedicata ai film a tema ambientale, organizzata dal Museo Nazionale del Cinema e diretta da Lia Furxhi, si svolge dal 4 al 9 giugno 2024 a Torino e online sulla piattaforma OpenDDB, dove una selezione dei titoli in cartellone sarà visibile in replica, tramite il sito www.festivalcinemambiente.it, fino al 18 giugno. Il Festival è quest’anno dedicato alla memoria di Gaetano Capizzi, suo fondatore e storico direttore, scomparso prematuramente lo scorso anno.

LA SERATA DI APERTURA Il Festival si inaugura con la proiezione, musicata dal vivo, di un capolavoro del muto perduto e ritrovato, Amazonas, maior rio do mundo (martedì 4 giugno, ore 21:00, Cinema Massimo – Sala Cabiria), frutto di tre anni di riprese e completato nel 1918 dal regista di origine portoghese Silvino Santos, emigrato fin da giovane in Sudamerica e diventato il pioniere del cinema brasiliano.

Film del film, l’avventurosa storia dell’opera, all’epoca trafugata dal socio del regista e portata clandestinamente in Europa, dove dal 1931 in poi, però, se ne era persa ogni traccia, si è conclusa nel 2023 con l’identificazione, nella Cineteca di Praga, di una copia superstite e un primo ritorno del film sul grande schermo, in Brasile, in Italia (alle Giornate del Cinema Muto di Pordenone) e nella Repubblica Ceca. Primo lungometraggio girato in Amazzonia, tra il Brasile e il Perù, il documentario si snoda lungo il percorso del maestoso fiume sud-americano esplorando i paesaggi della foresta, la fauna e la flora uniche, le città affacciate sulle rive, la vita quotidiana e i riti delle popolazioni indigene, le attività economiche e industriali, allora in mano alle èlite locali.

Al tempo stesso film di viaggio, naturalistico, etnografico, Amazonas racchiude in uno sguardo unico il ritratto di una regione dalle risorse immense e straordinarie, la cui perdita e devastazione sono diventate oggi un problema ambientale globale. La proiezione sarà accompagnata da un’esecuzione live del musicista e compositore Alberto Tafuri. Tra piano, sintetizzatori e strumenti elettronici, prender‡ vita una performance totalmente improvvisata (unico tema già edito, “Ponte de Areia” di Milton Nascimento), che si propone di cogliere gli aspetti drammatici del lungometraggio, in opposizione alla magniloquenza della sua narrazione. Introduce la proiezione Giorgio Vacchiano, ricercatore e docente in Gestione e Pianificazione forestale all’Università Statale di Milano.

I FILM E LE SEZIONI. L’edizione 2024 presenta 76 film, in arrivo da 27 Paesi, in rappresentanza di 4 continenti. Proposti nelle suddivisioni ormai tradizionali ‒ il Concorso documentariConcorso cortometraggi e le due sezioni non competitive Made in Italy e Panorama, cui si aggiungono alcune proiezioni speciali – i film proposti rispecchiano le tante sfaccettature oggi assunte dalla crisi ambientale, in cui il confine tra globale e locale si assottiglia sempre più, facendo emergere problemi irrisolti e sempre più pressanti. Oltre agli eventi meteo estremi, ormai ripresi in diretta in tutto il mondo con i cellulari – e così riproposti anche sul grande schermo – il nuovo cinema green approfondisce quindi una pluralità di temi e fenomeni. Tra questi, il conservazionismo, la tutela delle specie che stiamo per perdere definitivamente, l’inquinamento palese dei poli industriali e quello occulto dei fondali oceanici, gli allevamenti intensivi sulla terra e quelli nel mare, la ricerca di nuovi alleati nella battaglia contro l’emergenza ambientale – dal carbonio blu, alla carbon tax, ai funghi in grado di mangiare la plastica, all’agricoltura rigenerativa –, la crescita del movimentismo di base e dei gruppi spontanei, sempre più numerosi,  di “protettori della Terra”.

L’APERTURA E LA CHIUSURA. Il Festival si aprirà con Amazonas, maior rio do mundo (1918), capolavoro del muto perduto e ritrovato, diretto dal pioniere del cinema brasiliano Silvino Santos e primo lungometraggio girato in Amazzonia, che sarà musicato dal vivo dal pianista e compositore Alberto Tafuri. La chiusura sarà affidata al nuovo film di Luc Jacquet, Voyage au Pôle Sud, con cui trent’anni e più dopo la sua prima spedizione in Antartide, il regista Premio Oscar torna ancora una volta in quella regione spettacolare e magnetica che non ha mai smesso di richiamarlo a sé.

I PREMI. Il Premio Stella della Mole green per l’edizione 2024 è attribuito a Bruno Bozzetto, a cui il Festival renderà omaggio con la proiezione di una selezione di cortometraggi realizzati dal regista dal 1967 a oggi, tra cui il recente Sapiens?. Il Premio letterario Le Ghiande è attribuito quest’anno alla saggista e divulgatrice scientifica, autrice e conduttrice televisiva Alessandra Viola.

IL FESTIVAL FUORI DALLE SALE. Anche quest’anno, il Festival si allargherà al di fuori delle sale negli spazi aperti cittadini con diverse iniziative, tra cui la mostra fotografica “Drowning World” dell’artista sudafricano Gideon Mendel, allestita con l’Università degli Studi di Torino nel Cortile del Rettorato, una notte-evento aiMurazzi del Po, un cooking show ecogastronomico con quattro rinomati chef piemontesi nelle adiacenze del Cinema Massimo.

I TEMI DEI PANEL E DEGLI INCONTRI. Molti, come sempre, i panel e gli incontri, spesso organizzati dal Festival in collaborazione con i numerosi partner, che affrontano temi di attualità. Tra questi, il tradizionale appuntamento con Il Punto di Luca Mercalli e con l’annuale report del meteorologo sullo stato di salute del Pianeta, l’ecotalk dedicato alla biodiversità e conservazione del wildlife (con il Global Conservation Corps e Nzatu Food Group), il dibattito generale sulle auspicate città dove vivere meglio e quello più specifico che si interroga su Torino città degli alberi? (con Casacomune), la presentazione dell’innovativo progetto EmCoin (dell’Associazione Resconda e del Politecnico di Torino) e la tavola rotonda dedicata ai nuovi percorsi di divulgazione scientifica nell’epoca della multimedialità (con il Premio Fasolo).

La sede principale delle proiezioni è il Cinema Massimo – Museo Nazionale del Cinema di Torino.

L’ingresso e l’accesso a tutti gli eventi del Festival sono gratuiti.