Il 15 luglio l’Unione Europea commemora le vittime della crisi climatica globale con una giornata, indetta nel 2023, che invita “all’azione per ridurre al minimo l’impatto dei cambiamenti climatici ovunque possibile e aumentare la resilienza per proteggere vite e mezzi di sussistenza”.
In Europa riscaldamento globale e inquinamento dell’aria stanno causando un’incidenza maggiore di attacchi di cuore e ictus, oltre alla proliferazione di malattie infettive e disagi psicologici. Nell’estate del 2022, si sono registrate circa 60 mila morti a causa delle alte temperature. L’Italia è stato uno dei paesi maggiormente colpiti. Inoltre, dei 60 milioni di persone che hanno accusato problemi legati all’insicurezza alimentare, 11,9 milioni hanno subito ulteriori danni a causa dell’aumento delle giornate calde e dei periodi di siccità. Tutto questo mentre i servizi sanitari pubblici europei stanno iniziando a mostrare segni di sovraccarico.
Questi i punti fondamentali sulla crisi climatica messi in luce dalla Commissione Ue:
- La scienza parla chiaro: gli eventi meteorologici estremi e le catastrofi stanno diventando sempre più frequenti e più intensi come conseguenza diretta del cambiamento climatico. Le temperature medie stanno aumentando a livello globale e i modelli meteorologici stanno diventando sempre più imprevedibili.
- L’aumento del clima porterà con sé rischi di ogni tipo. Dagli eventi meteorologici estremi più frequenti, come ondate di caldo, siccità o inondazioni, all’erosione costiera dovuta all’innalzamento del livello del mare, gli impatti colpiranno tutti.
- In tutto il mondo, milioni di persone hanno già perso la casa, i mezzi di sussistenza o la vita a causa degli impatti climatici. L’insicurezza alimentare e idrica determinata dal clima è in aumento. Quando i rischi si combinano con altri eventi avversi, diventano ancora più difficili da gestire.
- I rischi climatici rappresentano una minaccia per le persone e la prosperità anche in Europa. In tutta l’Unione europea, condizioni meteorologiche estreme legate al clima stanno già mietendo vittime e causando danni economici. Anche quando le conseguenze non sono mortali, lasciano un impatto duraturo sull’economia e sulle comunità locali.
- Per prevenire gli impatti peggiori del cambiamento climatico, dobbiamo continuare a ridurre le nostre emissioni di gas serra e incoraggiare un’azione globale, al fine di affrontare la causa principale del riscaldamento globale.
- Dobbiamo anche prepararci e gestire meglio i rischi legati al clima che sono già presenti e continueranno a crescere. Ciò richiede investimenti, ma i costi impallidiscono rispetto al costo di non fare nulla. Preparare le nostre case, le infrastrutture, l’economia e i sistemi sanitari al cambiamento climatico ci aiuterà a salvare vite umane in futuro.
- L’Unione Europea sta agendo. Sta mettendo in atto politiche e misure per diventare climaticamente neutrale entro il 2050 – un’economia con emissioni nette di gas serra pari a zero – e per prepararsi agli inevitabili impatti del cambiamento climatico, rendendo le nostre società più resilienti e proteggendo le persone e la prosperità nel mondo. Europa e nel mondo.
Lunedì 15 luglio a Bruxelles si è tenuta una cerimonia alla presenza del Commissario per la Gestione delle crisi, Janez Lenarčič, e di rappresentanti del governo belga.
“Questo 15 luglio celebriamo la seconda giornata dell’UE per le vittime della crisi climatica globale – ha detto Lenarčič – Oggi, nell’anniversario della terribile alluvione che tre anni fa ha portato via tante vite in Belgio, Germania, Lussemburgo e Paesi Bassi, ricordiamo chi ha perso la vita in disastri climatici in tutto il mondo. Cogliamo anche l’occasione per guardare alle sfide future. L’Unione europea continuerà ad adoperarsi per mitigare i cambiamenti climatici e rafforzare l’adattamento e la resilienza a tali cambiamenti, dando alla prossima generazione la speranza di un domani migliore e più sicuro.”
Wopke Hoekstra, Commissario per l’Azione per il clima, ha dichiarato: “I cambiamenti climatici rappresentano un pericolo chiaro e attuale. Fanno parte della nostra realtà. Tre anni fa Belgio, Germania, Lussemburgo e Paesi Bassi hanno subito inondazioni devastanti. Oggi commemoriamo chi quel giorno ci ha lasciati, ma anche ogni singola persona che ha perso la vita a causa dei cambiamenti climatici in tutto il mondo. Dobbiamo lavorare insieme per garantire che le nostre società siano meglio attrezzate per far fronte alle catastrofi climatiche, ad esempio investendo nell’adattamento ai cambiamenti climatici.”