Con il nostro stile di vita, con i nostri consumi, stiamo sovrasfruttando la Terra a tal punto che – secondo i dati diffusi dal Global Footprint Network – è come se stessimo utilizzando 1,7 pianeti Terra. Tutte le risorse che useremo da oggi alla fine dell’anno le prenderemo in “prestito” dai paesi più poveri e dalle future generazioni. Questo vuol dire che stiamo vivendo in “overshoot”: usiamo più risorse rispetto a quelle che il nostro pianeta genera. Oggi, mercoledì primo agosto è l’Earth Overshoot Day 2018, ovvero il giorno in cui l’umanità ha ufficialmente consumato tutte le risorse terrestri disponibili per quest’anno.
Ma come si arriva al calcolo dell’earth overshoot day e che cos’è il Global Footprint Network?
L’overshootday viene calcolato considerando le risorse che la terra è capace di rigenerare in un anno e l’impronta ecologica della popolazione ovvero la misura dell risorse naturali di cui la popolazione necessita per soddisfare consumi e bisogni. I dati utili al calcolo dell’impronta ecologica e dunque all’individuazione dell’overshoot day sono raccolti ed elaborati dal Global Footprint Network, l’organizzazione che oltre a diffondere i dati sull’impronta ecologica porta avanti progetti di sensibilizzazione dei cittadini, scuole e istituzioni.
Earth Overshoot day negli anni
Aumentano i consumi, aumenta l’impronta ecologica e l’overshootday ogni anno arriva sempre prima. E se nel 2017 era arrivato con 1 solo giorno di distacco, il 2 agosto, l’8 agosto del 2016, nel 2015 era arrivato il 13 agosto, nel 2014 cadeva il 19 agosto, con 1 giorno di anticipo rispetto al 2013.
Il Global Footprint Network calcola l’overshoot day anche per i singoli Stati e quest’anno quello italiano è arrivato il 24 maggio.
C’è qualcosa che possiamo ancora fare per evitare di anticipare ulteriormente l’arrivo dell’overshoot day?
Possiamo provare a ragionare sui nostri consumi e sulle nostre abitudini calcolando la nostra impronta ecologica. Sarà sufficiente andare sulla pagina http://www.footprintcalculator.org/, selezionare la lingua e procedere cliccando su “Fai il primo passo”, inserire l’indirizzo email e rispondere alle domande.
Nel calcolo dell’impronta ecologia si prendono in considerazione vari fattori strettamente collegati alle abitudini dei cittadini. Quante volte usiamo l’ascensore? Sprechiamo cibo e acqua? Ci spostiamo in macchina oppure preferiamo i mezzi pubblici e la bici? Cosa mangiamo? L’impronta ecologica tiene infatti conto anche del suolo utilizzato per le coltivazioni e dell’acqua destinata agli allevamenti per la produzione di carne. E dato che siamo in estate e nel mese in cui ci si concede un periodo di vacanza meditiamo anche sui consumi di energia per rinfrescare le nostre case e sugli spostamenti. Vacanze in aereo? Sono tra le più impattanti e allora al rientro cercheremo di compensare la nostra impronta ecologica.
Risultati importanti si potranno ottenere non solo con le buone pratiche dei cittadini ma anche con politiche, nazionali e mondiali, di sostegno ai trasporti pubblici, che favoriscano l’accesso all’acqua potabile, più acqua “del sindaco”, la possibilità di riparare beni e oggetti di uso comune e una progettazione che punti al recupero degli scarti evitando lo spreco delle materie prime che scarseggiano.