Il 24° Festival CinemAmbiente conclude questa sera (mercoledì 6 ottobre, ndr) la sua edizione in presenza con la cerimonia di premiazione dei film vincitori, alle ore 21, al Cinema Massimo – Sala Cabiria, e con la proiezione del film Legacy di Yann Arthus-Bertrand.
I film vincitori e gli altri più di 80 titoli proposti complessivamente nel cartellone di quest’anno sono visibili gratuitamente (dietro prenotazione da effettuare sul sito www.cinemambiente.it) sulla piattaforma OpenDDB, dove il Festival prosegue online fino al 13 ottobre.
I riconoscimenti attribuiti al termine della 24^ edizione del Festival sono:
Premio Asja Energy per il miglior documentario della sezione internazionale (€ 5000) assegnato a:
Marcher sur l’Eau di Aïssa Maïga (Francia/Belgio 2021, 90’)
dalla giuria composta da Roberto Danovaro, biologo marino, presidente della Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli, Maciej Nowick,direttore di Watch Docs. Human Rights in Film International Film Festival, Polonia, Elèna Past, studiosa di ecocinema, Associate Professor di Italiano alla Wayne State University di Detroit, Michigan, Juliano Ribeiro Salgado, regista, Daniele Segre, regista
con la seguente motivazione:
Nel raccontare una storia molto forte di persone che in Niger soffrono ogni giorno non solo la carenza d’acqua, ma anche, letteralmente, la sete, il film affronta un problema che riguarda tutti noi e le nostre responsabilità verso il Pianeta.
Un esempio di cinema della realtà che focalizza il suo messaggio sulle conseguenze più gravi dei cambiamenti climatici in aree del mondo diverse dalle nostre, inducendo nello spettatore un senso di urgenza ad agire.
La bellissima fotografia del deserto, la narrazione sviluppata nel linguaggio del luogo, l’immedesimazione nella vita dei protagonisti e nella quotidianità di un villaggio vista dagli occhi di una quattordicenne e scandita dal cambio delle stagioni testimoniano il lungo tempo trascorso dalla regista all’interno della comunità: sono immagini che coinvolgono profondamente lo spettatore e lo mettono a confronto diretto con il tema della giustizia climatica.
Premio Terna per il miglior cortometraggio della sezione internazionale (€ 1500)
assegnato a:
Out of Sight, out of Mind (Aus den Augen aus dem Sinn) di Anna-Maria Dutoit (Germania 2021, 11’ 21”)
dalla giuria composta da Sara Conforti, textile artist e performer, Enrico Vannucci, co-fondatore di Torino Short Film Market, programmatore e membro del comitato di selezione dei Pardi di Domani al Locarno Film Festival, Bruno Smadja, fondatore e direttore di Mobile Film Festival, Francia
con la seguente motivazione:
Grazie all’uso di una sapiente messa in scena che pone la figura umana in secondo piano, riducendola a una mera voce fuori campo, e grazie a una fotografia in bianco e nero che appiattisce gli appariscenti colori della moda, la regista pone l’accento su un problema ambientale certamente quasi del tutto sconosciuto alla maggioranza delle persone: la non riciclabilità dei prodotti della fast fashion, la seconda industria più inquinante sul pianeta, nonché tra le prime per consumo energetico e risorse naturali.
Premio IREN del pubblico (€ 1500), assegnato dagli spettatori del Festival a:
Animal di Cyril Dion (Francia 2021, 120’)
Premio “Dalla Terra alla Terra”, promosso da Biorepack (€ 3000)
per il film in concorso che meglio illustra le problematiche legate alla terra, al suolo, ai suoi problemi e alle soluzioni possibili per proteggere la salute umana, salvaguardare la biodiversità e garantire la sicurezza alimentare
assegnato da Biorepack e dal Festival a:
The Ants & the Grasshopper di Raj Patel e Zak Piper (Malawi 2021, 74’)
Premio speciale Movies Save the Planet, istituito dal Festival
per un artista che abbia saputo declinare nella sua opera il tema dell’ambiente e della natura
assegnato a
Yann Arthus-Bertrand