Che la mobilità nella città di Torino stia cambiando è innegabile. Nuove piste ciclabili timidamente vengono alla luce accanto ai larghi viali trafficati della città mentre le più vecchie e sgarrupate si rifanno il look con qualche spennellata di vernice bianca e rossa. Ovviamente tutt’attorno l’aria insalubre e puzzolente con le strade intasate nelle ore di punta (e non solo), mettono a nudo alcune delle criticità e contraddizioni di una città che vuole diventare Climate Neutral entro il 2030. Però alcuni dati e comportamenti dei cittadini fanno ben sperare. Complici le nuove infrastrutture ciclabili (tanto care a Gabriele Del Carlo, nda) e una nuova sensibilità dei cittadini nata probabilmente come “ritorsione” all’aumento del costo della benzina (ma anche del diesel, metano, gpl e del kw/h per la ricarica delle auto elettriche), i torinesi si riscoprono innamorati della bicicletta e, come dimostrano i dati forniti da 5T, si tratta di un vero e proprio boom.
+38% di passaggi di biciclette e monopattini nei primi 5 mesi dell’anno
Parliamo di una crescita del 38% dei passaggi di biciclette (e monopattini) nei primi cinque mesi del 2023 sui 13 punti di rilevamento sparsi per la città, passando dai 1230987 passaggi registrati da gennaio a maggio 2022 ai 1701134 dello stesso periodo di quest’anno, dove la media giornaliera delle due ruote circolanti nello stesso periodo di riferimento è passata da 627 a 939.
Un dato di cui si era accorta tempestivamente la Consulta della Mobilità Ciclistica e della Moderazione del Traffico, nei primi due mesi dell’anno, registrando un incremento del 6% (“dato relativo ai soli giorni feriali, ossia strettamente legati a spostamenti per lavoro, studio e commissioni quotidiane per il quartiere” e su solo quattro stazioni di rilevamento come precisa la stessa Consulta). E se si esclude il dato relativo alla stazione di rilevamento di via Nizza i cui dati non sono attendibili “a causa di errori di registrazione dovuti a interventi di manutenzione sulle spirali interrate” (come sottolinea la stessa Consulta) la crescita è davvero imponente: + 51%.
Una crescita costante che modifica le abitudini dei cittadini
Un flusso crescente di cittadini che si muove in maniera diversa, alternativa, sostenibile e salutare e ogni giorno diventa sempre più massa critica. A conferma di questo basta osservare i dati cumulativi dei passaggi rilevati in tutto il 2021 e confrontarli con quelli del 2022. Infatti se nel 2021 i passaggi totali nelle aree di rilevamento sono stati 2611471 (con una media giornaliera di 560 mezzi) nel 2022 i passaggi totali sono stati 2942601 (con una media giornaliera di 623 mezzi). Parliamo di un incremento totale dei passaggi del 12,7% e un aumento di biciclette (e monopattini) circolanti al giorno dell’11.25%. Numeri inequivocabili che se raffrontanti con l’andamento rilevato nei primi cinque mesi di quest’anno fanno ben sperare per un cambiamento di quella che fu la città simbolo dell’automobole.
Verso Torino Città 30 – In ricordo di Gabriele Del Carlo
Per approfondire queste ed altre tematiche legate alla nuova mobilità cittadina non perdetevi l’appuntamento di giovedì 8 giugno al Cinema Massimo di Torino (Sala Soldati, ore 17,30) dove avverrà l’incontro “Verso Torino Città 30 – In ricordo di Gabriele Del Carlo” in occasione di Cinemambiente.
All’incontro moderato da Giuseppe Piras (attivista ambientale e coordinatore alla Mobilità in Circoscrizione 7) parteciperanno Gaetano Capizzi (direttore di CinemAmbiente), Elisa Gallo (presidente Fiab Torino Bike Pride, consigliera nazionale Fiab), Andrea Colombo (esperto strategico di mobilità sostenibile, spazio pubblico e ambiente della Fondazione Innovazione Urbana, Bologna) e Chiara Foglietta, (Assessora alla mobilità e alla transizione energetica del Comune di Torino)
“Gabriele Del Carlo, da sempre attivista a favore dell’ambiente e della mobilità attiva, è stato tra i fondatori dell’Associazione Fiab Torino Bike Pride, che quest’anno festeggia i dieci anni di attività e che ha contribuito in modo significativo a rendere Torino una città più ciclabile e vivibile.
A poco più di due mesi dalla prematura scomparsa di Gabriele, l’associazione e CinemAmbiente vogliono ricordarlo, rendere omaggio e dare seguito al suo instancabile impegno nel dedicare ai temi della sostenibilità il suo tempo e le sue competenze.
Finalmente il dibattito pubblico sul progetto Città 30, volto a migliorare la qualità di vita dei centri urbani, garantendo una maggiore qualità dell’aria e la riduzione dell’inquinamento acustico, si è aperto anche in Italia, dove sulla spinta di numerose comunità, di associazioni, amministrazioni locali e parlamentari, di recente è stata lanciata la proposta di legge nazionale sulle Città 30 nel nostro Paese.”