I furgoni elettrici sono complessivamente più economici rispetto ai veicoli diesel. Lo evidenzia un nuovo studio che ha calcolato il costo totale per acquistarli e mantenerli in Europa. Non sorprende quindi il risultato di un sondaggio sugli acquirenti europei di furgoni che, nella maggior parte dei casi, hanno manifestato la volontà di passare all’elettrico.
Il problema è che l’offerta di modelli e-van è carente, motivo per cui rappresentano solo il 3% delle vendite. Molto indietro rispetto al mercato delle auto elettriche (9%). Transport & Environment (T&E), che ha pubblicato il rapporto dell’indagine, ha affermato che, per il resto degli anni 2020, la fornitura di furgoni elettrici continuerà a non essere all’altezza. Questo a meno che gli obiettivi ci CO2 dei furgoni, proposti dall’UE, non siano significativamente aumentati.
Possedere un furgone elettrico è, al momento, il 25% più economico per km rispetto al furgone diesel. Questo è il risultato di uno studio che ha analizzato sei paesi che rappresentano il 76% dei nuovi furgoni venduti in Europa: Francia, Germania, Italia, Polonia, Spagna e Regno Unito.
L’indagine, condotta in concomitanza con lo studio sui costi per comprendere il comportamento degli acquirenti, mostra che il mercato europeo dei furgoni è pronto ad abbracciare l’elettrico. Oltre un terzo, circa il 36%, delle flotte di furgoni intervistate, possiede almeno un furgone elettrico, mentre in altro terzo (32%) prevede di acquistare un furgone elettrico entro quest’anno. Questo è quanto ha evidenziato il sondaggio di Dataforce svolto per T&E su 745 flotte in tutta Europa. Un ulteriore 16% sta valutando l’acquisto di un furgone elettrico nei prossimi cinque anni.
Nonostante i loro numerosi vantaggi in termini di costi e del forte interesse da parte degli acquirenti, il mercato dei furgoni elettrici non è così grande da soddisfare la crescente domanda. Le vendite di e-van stanno aumentando molto lentamente: nel 2021, solo il 3% della vendita di furgoni, era elettrico, leggermente in aumento rispetto al 2% del 2019. Le norme proposte dall’UE sulle emissioni di CO2, non richiedono ai produttori di aumentare del 10%, entro dieci anni, le vendite di furgoni elettrici.
Inasprire durante questo decennio gli obiettivi dell’UE sulla CO2, potrebbe portare a 1 milione di furgoni elettrici in più sulle strade europee antro cinque anni. Questo si tradurrebbe in un risparmio di 5,6 Mt di emissioni di CO2 nel 2027, equivalente all’inquinamento totale annuo dei furgoni spagnoli. Standard più severi ridurrebbero anche del 7% il consumo annuale di petrolio dei furgoni europei nel 2027, un passo importante per porre fine alla dipendenza dalle importazioni russe. Obiettivi più ambiziosi farebbero risparmiare alle imprese europee 13,1 miliardi di euro nel periodo 2025-2030, questo grazie ai minori costi di gestione dei furgoni elettrici.