Humana People to People Italia celebra il suo venticinquesimo anniversario e guarda al futuro con nuove sfide ambiziose per perseguire la sua missione di sviluppare un modello di sviluppo sostenibile. Durante l’evento tenutosi nella sede principale dell’organizzazione no-profit in provincia di Milano, la Presidente Karina Bolin ha illustrato i risultati ottenuti in termini di impatto ambientale e sociale positivo. Ciò è stato realizzato anche grazie all’implementazione di una filiera integrata e trasparente per la gestione degli abiti usati.
Humana Italia, infatti, è leader nel settore della raccolta, selezione e vendita di indumenti usati nel Paese: con oltre 5.000 contenitori stradali, 5 impianti di stoccaggio, 1 impianto semi-automatico di selezione, 14 negozi e numerose collaborazioni con aziende del settore abbigliamento, l’ente raccoglie ogni anno circa 21 milioni di chili di abiti all’anno. Di questi, il 65,1% viene riutilizzato: questo ha permesso in 25 anni di evitare l’emissione di oltre 1,4 miliardi di chili di CO2 e di risparmiare più di 2 miliardi di litri di acqua. Inoltre, grazie alla vendita degli abiti ancora in buono stato, Humana Italia ottiene risorse economiche per sostenere i progetti di sviluppo che i 29 membri della Federazione Humana People to People realizzano nel mondo, con interventi nel settore dell’istruzione, della tutela della salute, dell’agricoltura sostenibile e dell’aiuto comunitario. In 25 anni, Humana Italia ha contribuito a migliorare le condizioni di vita di oltre 2 milioni di persone nel mondo.
“Questi numeri sono il risultato di un percorso di crescita che negli anni ci ha portato a sviluppare solide competenze nel settore della raccolta, selezione e vendita degli abiti usati, ottimizzando i processi e implementando una filiera tracciata e trasparente dell’abito usato” – spiega Karina Bolin, Presidente di Humana People to People Italia “Humana infatti controlla tutti gli anelli del processo, dal momento in cui il cittadino ci affida gli abiti nel contenitore sino alla vendita finale, che avviene nei negozi Humana in Europa o all’ingrosso. Questo ci permette di garantire che ogni singolo capo sia valorizzato al massimo, a vantaggio dell’ambiente e dei progetti sociali che realizziamo”.
Affinché questo obiettivo sia raggiunto, il processo di selezione è fondamentale e su questo fronte Humana Italia compie un ulteriore passo in avanti, inaugurando il nuovo impianto semi automatico di selezione, il più grande del Nord Italia. Grazie a un team di 40 persone, l’impianto ha una capacità di trattamento che può arrivare sino a 12.000 tonnellate annue e permette di tracciare tutti i materiali in ingresso. Il taglio del nastro ha visto la presenza della Consigliera della Città Metropolitana di Milano Daniela Caputo e il Vicesindaco del Comune di Pregnana Milanese Roberto Gadda.
“In una fase di forte evoluzione del settore con l’introduzione dell’obbligatorietà della raccolta differenziata del tessile e delle nuove direttive europee in materia di Responsabilità Estesa del Produttore, vogliamo dare risposte concrete per implementare pratiche circolari sostenibili che valorizzino il riutilizzo” – prosegue Bolin “Crediamo che fare sistema sia l’unica risposta possibile, per questo abbiamo creato una struttura flessibile che possa rispondere alle esigenze delle aziende che vogliano co-progettare soluzioni concrete all’insegna delle sostenibilità ambientale e sociale”.
Durante la giornata si sono susseguiti anche approfondimenti legati all’evoluzione dell’industria tessile nella gestione del materiale post-consumo, con un focus particolare sui benefici del riutilizzo. Julia Blees, Policy Director di EuRIC (Federazione Europea delle Industrie di Riciclo), ha presentato il recente studio pubblicato dall’ente sull’analisi LCA della gestione dei capi usati in Europa, che dimostra che il riutilizzo di un capo ha un impatto ambientale 70 volte inferiore rispetto a quello generato dalla produzione di nuovi capi.
Nel pomeriggio, insieme ad Andrea Urbinati, Direttore del Centro sull’Innovazione Tecnologica e l’Economia Circolare della LIUC Business School e Deputy Director del Green Transition Hub, Manuela Gaslini Responsabile commerciale di Filatura Astro ed Elisa Rotta, Responsabile Progetti CSR e Program Manager presso Fondazione Sodalitas il confronto è proseguito esplorando esempi concreti di sostenibilità e innovazione nel settore.
A conclusione della giornata, il pubblico composto da amministrazioni comunali, gestori, imprese, partner, fornitori e opinion leader del settore della sostenibilità, ha assistito alla consegna di premi e riconoscimenti e ad una performance di danza di Trama Plaza, associazione che racconta e promuove la moda sostenibile attraverso le arti. Partner tecnico dell’evento l’agenzia fotografica EPHOTO S.r.l. Società Benefit, che collabora stabilmente con l’organizzazione supportandola in numerosi progetti.