A Roma prende il via un progetto pilota per la creazione degli Hub multimodali, aree attrezzate pensate per favorire la mobilità sostenibile e la rigenerazione urbana. Questi spazi consentono, tra le altre funzioni, il trasferimento delle merci da veicoli più grandi e inquinanti a mezzi più piccoli ed ecologici, come le cargo bike. Un modello innovativo che coniuga logistica e sostenibilità, contribuendo alla trasformazione delle città in chiave “green”.
Il tema è stato al centro del convegno “Multimodalità e progetti di spazi urbani inclusivi”, che si è svolto nei giorni scorsi a Bergamo con la partecipazione di esperti provenienti da diversi settori: trasporto pubblico, ricerca, imprenditoria e amministrazione. Tra i presenti anche la sindaca di Bergamo, Elena Carnevali, e l’ingegnere Chiara Di Majo di Roma Servizi per la Mobilità, che ha illustrato l’esperienza della Capitale nell’ambito del progetto europeo Move 21.
Gli Hub come nuovi spazi urbani
Gli hub multimodali non sono più solo snodi logistici, ma veri e propri spazi di socialità e rigenerazione urbana. Oltre a facilitare la distribuzione delle merci tramite parcel lockers e servizi di micrologistica, possono diventare centri di aggregazione e sicurezza, con particolare attenzione alle esigenze delle donne e delle fasce più vulnerabili della popolazione.
L’esperienza di Roma: il primo hub pilota
Nel suo intervento, Chiara Di Majo ha spiegato come Roma, insieme ad altre città europee come Goteborg, Oslo, Amburgo e Bologna, stia lavorando per sviluppare un sistema di hub e mini-hub, in linea con gli obiettivi del regolamento TEN-T. Un primo esempio concreto è stato realizzato presso la stazione metro Basilica San Paolo, dove è attivo un punto di interscambio tra la metro B e il treno per Ostia. Qui sono state installate bike box per la sosta sicura delle biciclette e attivato un servizio di noleggio cargo bike, pensato per le attività commerciali e i cittadini che vogliono effettuare trasporti di quartiere in modo sostenibile.
L’obiettivo è estendere il modello ad altre stazioni ferroviarie e metropolitane della città, trasformando la mobilità urbana in chiave sempre più efficiente e inclusiva.