La lotta contro gli sprechi e le perdite alimentari (Food Loss and Waste – FLW) rappresenta un elemento di fondamentale importanza per assicurare un’adeguata alimentazione per le attuali e le future generazioni. Questa battaglia si configura come un’opportunità tripla: contribuisce alla mitigazione del cambiamento climatico, aumenta la disponibilità di cibo nutritivo e migliora la sostenibilità complessiva dei nostri sistemi agroalimentari.
A livello globale, si stima che il 13,2% degli alimenti prodotti venga perso tra il momento del raccolto e l’arrivo sugli scaffali dei negozi, mentre un ulteriore 17% viene sprecato nelle case delle famiglie, nei servizi alimentari e durante la vendita al dettaglio. Ogni anno, nel solo continente europeo, vengono sprecate oltre 88 milioni di tonnellate di cibo, con un costo stimato di 143 miliardi di euro. Ogni settimana, in Italia, siamo responsabili dello spreco di circa 524,1 grammi di cibo per persona. Questo equivale a poco meno di 75 grammi di cibo al giorno, una cifra che si traduce in oltre 27,3 chilogrammi di sprechi alimentari all’anno per ciascuno di noi.
Questo spreco non solo ha un impatto devastante sull’economia, ma anche sull’ambiente. Il cibo sprecato rappresenta un enorme consumo di risorse naturali come acqua, terra e energia, contribuendo significativamente all’emissione di gas serra. Inoltre, la decomposizione dei rifiuti alimentari nelle discariche genera metano, un potente gas serra che contribuisce al cambiamento climatico.
Per focalizzare l’attenzione su questi temi Il 19 dicembre 2019, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha proclamato, con risoluzione 74/209, il 29 settembre “Giornata internazionale della consapevolezza delle perdite e degli sprechi alimentari”.
L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile stabilisce obiettivi chiari: dimezzare gli sprechi alimentari pro capite a livello di vendita al dettaglio e consumo, e contemporaneamente ridurre le perdite lungo le catene di produzione e distribuzione alimentare. I principi guida contenuti nella direttiva sui rifiuti dell’Unione Europea forniscono una chiara direzione agli Stati membri e ai loro cittadini nella lotta contro gli sprechi alimentari. Questi principi sono:
- Ridurre la Produzione di Rifiuti Alimentari tra la Produzione Primaria e la Distribuzione: Si promuove la riduzione degli sprechi alimentari già nella fase iniziale, dalla produzione primaria all’arrivo nei punti vendita. Ciò significa adottare pratiche più efficienti per evitare che il cibo venga perso lungo la catena di approvvigionamento.
- Ridurre gli Sprechi Alimentari nelle Famiglie: Gli individui sono incoraggiati a ridurre gli sprechi alimentari nelle loro case. Questo implica una maggiore consapevolezza nell’acquisto e nella gestione del cibo, evitando che alimenti commestibili finiscano nella spazzatura.
- Incoraggiare le Donazioni Alimentari: La direttiva promuove l’incoraggiamento delle donazioni alimentari. Questo significa favorire la redistribuzione di cibo in eccedenza a coloro che ne hanno bisogno invece di eliminarlo.
- Monitorare e Valutare l’Attuazione delle Misure di Prevenzione degli Sprechi Alimentari: È importante che gli Stati membri monitorino e valutino l’efficacia delle misure adottate per prevenire gli sprechi alimentari. Questo permette di adattare le strategie e le politiche per ottenere risultati migliori.
La Commissione Europea ha potenziato la sua lotta contro gli sprechi alimentari attraverso iniziative chiave come il Green Deal europeo, il nuovo piano d’azione per l’economia circolare, la strategia “Dal produttore al consumatore” e la strategia sulla biodiversità. Queste iniziative, presentate nel 2019 e nel 2020, giocano un ruolo fondamentale nel promuovere la sostenibilità e la riduzione degli sprechi alimentari in Europa.