Genova, “rinascono” i corsi per diventare supercompostatore

La cooperativa Erica collabora alla realizzazione dei corsi AMIU, che sono tenuti da maestri compostatori, la partecipazione è gratuita per tutti i genovesi. La diffusione del compostaggio domestico è uno dei principali obiettivi del Piano regionale, poiché mira a ridurre la produzione di rifiuti direttamente alla fonte, evitando la necessità di smaltirli tramite le fasi di gestione successive, ovvero dal conferimento nei cassonetti fino all'invio ai biodigestori

Genova, "rinascono" i corsi per diventare supercompostatore

È con l’arrivo della primavera che riprenderanno i corsi formativi dedicati alle buone pratiche per diventare un “Super Compostatore” in alcuni municipi del comune di Genova.

I corsi AMIU vedono la collaborazione della cooperativa Erica e sono tenuti da maestri compostatori, a cui possono partecipare gratuitamente tutti i genovesi.

Il primo corso si svolgerà lunedì 20 marzo nel Municipio VI Medio Ponente alle 18.00, all’interno della sala Atrio di Palazzo Fieschi, in via Sestri 34.

A seguire, martedì 28 marzo alle 17.00, nel Municipio II Centro Ovest, nella sala Blu del Centro Civico Buranello in via Buranello 1, per proseguire martedì

4 aprile alle 18 nel Municipio VII Ponente, nel Palazzo Municipale di Voltri in piazza Sebastiano Gaggero 2.

Le date dei prossimi appuntamenti saranno di volta in volta concordate con i singoli Municipi e pubblicizzate tempestivamente sia sui siti istituzionali, sia sui canali social.

Il corso per diventare “Super Compostatore” ha la durata di circa un’ora e mezza e permette ai partecipanti di ottenere l’attestato di partecipazione e poter così ritirare una delle compostiere messe a disposizione da AMIU.

La diffusione del compostaggio domestico rappresenta uno degli obiettivi del Piano regionale ed è un’azione orientata a ridurre alla fonte la produzione di rifiuti, sottraendoli alle successive fasi di gestione di questo tipo di rifiuto: dal conferimento nei cassonetti fino all’invio ai biodigestori. Inoltre la riduzione dei rifiuti organici, che sono oltre il 30% del totale dei rifiuti urbani, permette di diminuire il costo per il loro smaltimento.

Il compostaggio è un ottimo esempio di economia circolare, un processo che imita la natura e può essere riprodotto anche in città. È il sistema più sostenibile per riciclare i rifiuti organici che produciamo ogni giorno nelle nostre case, come gli scarti alimentari o rifiuti verdi provenienti da balconi o giardini.

Non è da sottovalutare, inoltre, il vantaggio economico generale: non solo per AMIU che riduce il costo di conferimento agli impianti, ma anche per gli utenti;

ad esempio a Genova, al fine di incentivare la pratica del compostaggio domestico il Comune ha deliberato una riduzione della TARI per le famiglie che lo praticano nel proprio giardino, orto o terrazzo (15 euro nel caso di famiglie di almeno due componenti e 10 euro nel caso di un single) e nel capoluogo ligure sono 2.025 le utenze che la ottengono.

Per questo progetto AMIU ha ottenuto un finanziamento di Città Metropolitana (DGR 989 11/10/21) e un contributo economico per l’acquisto di compostiere e l’organizzazione corsi.

La compostiera a disposizione, in comodato gratuito, dei “Super Compostatori” è da 300 litri in plastica riciclata (dimensioni cm l 655 h 825 p 655) ed è imballata in confezione di cartone, adatta al bagagliaio delle più comuni utilitarie. Le modalità di distribuzione e ritiro saranno comunicate di volta in volta ai partecipanti a seconda degli accordi presi con i singoli comuni.

Per chi volesse aderire può prenotare verificando la disponibilità dei posti a disposizione nel proprio Municipio contattando il numero verde di AMIU 800.95.77.00 oppure attraverso la piattaforma: https://segnalazioni.amiu.genova.it/

Dichiara Giovanni Battista Raggi, Presidente AMIU Genova: “Il compostaggio del rifiuto organico domestico risponde al primo dei principi di gestione dei rifiuti indicati dalla normativa europea e dal testo unico in materia ambientale ovvero la prevenzione del rifiuto. Una pratica virtuosa che viene anche condivisa con i comuni del Genovesato, dalla Città Metropolitana di Genova e dalla Regione Liguria e che permette di realizzare un circolo altrettanto virtuoso di risparmio energetico e ambientale”.