I ministri dell’ambiente e del clima del G7 hanno annunciato il loro impegno a porre fine al nuovo inquinamento causato dalla plastica nei loro paesi entro il 2040. Questo è stato dichiarato in una dichiarazione rilasciata domenica 16 aprile 2023 dopo i colloqui a Sapporo, nel nord del Giappone. La dichiarazione afferma: “Siamo impegnati a porre fine all’inquinamento da plastica, con l’ambizione di ridurre a zero l’ulteriore inquinamento da plastica entro il 2040“. L’obiettivo può essere raggiunto attraverso l’adozione dell’economia circolare e la riduzione o l’eliminazione delle plastiche usa e getta e non riciclabili.
I ministri dell’ambiente hanno affrontato diversi temi durante i loro lavori, tra cui i cambiamenti climatici, l’energia, la biodiversità, gli oceani, l’economia circolare, l’efficienza delle risorse e l’inquinamento.
Inoltre, hanno rinnovato il loro impegno ad accelerare l’abbandono dei combustibili fossili in tutti i settori, invitando anche gli altri paesi a fare lo stesso. Nella dichiarazione rilasciata dopo i colloqui a Sapporo, i ministri hanno dichiarato: “Sottolineiamo il nostro impegno, nel contesto di uno sforzo globale, per accelerare l’eliminazione graduale dei combustibili fossili senza sosta in modo da raggiungere lo zero netto nei sistemi energetici entro il 2050 al più tardi“.
La delegazione italiana è stata guidata dal ministro all’Ambiente e Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, accompagnato dalla viceministra Vannia Gava.
Durante la sessione plenaria del G7, il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha affermato che le tre crisi globali rappresentate dal cambiamento climatico, dalla perdita di biodiversità e dall’inquinamento devono essere affrontate simultaneamente ed efficacemente. Ha sottolineato che la trasformazione delle economie deve avvenire attraverso la condivisione con tutte le economie, sviluppate e non, e che la dimensione nazionale e la cooperazione tra i Paesi del G7 non sono sufficienti. È necessario superare i confini e aprire a collaborazioni con altri Paesi, in particolare il G20.
Il Ministro ha anche sottolineato l’importanza di affrontare la crisi energetica senza precedenti e accelerare la transizione verso sistemi a emissioni nette zero, garantire la sicurezza delle forniture e promuovere gli investimenti nelle filiere più strategiche. Ha affermato che l’Italia ha investito molto sull’efficienza energetica e che questa rappresenta il “primo combustibile”, consentendo al contempo decarbonizzazione, risparmio ed economia.
Il Ministro ha inoltre evidenziato l’importanza di prestare particolare attenzione alle fasce della popolazione più vulnerabili e di adottare nuove regole di mercato per abilitare la crescita di rinnovabili e accumuli nel settore elettrico, senza la necessità di ingenti risorse pubbliche. L’Italia prevede di installare oltre 70 GW di rinnovabili nei prossimi 7 anni. Il Ministro ha concluso che il segnale più importante che il G7 può dare è quello della fermezza nel non indietreggiare, ma accelerare verso la decarbonizzazione.
Il summit del G7 per il Clima, l’Energia e l’Ambiente tenutosi a Sapporo, Giappone, ha sottolineato l’importanza dei biocarburanti nel processo di decarbonizzazione del settore automobilistico, in vista del superamento dei motori a diesel e benzina entro il 2035 per le nuove auto. Nel comunicato finale del vertice, i biocarburanti sono stati accostati ai carburanti sintetici, in quanto entrambi possono contribuire alla decarbonizzazione del settore automobilistico. L’Italia, produttore di biocarburanti, ha ricevuto un riconoscimento importante in merito al suo confronto con l’Unione Europea su questo tema.
Il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto ha dichiarato che è necessario riprendere il dialogo con gli altri Paesi europei per arrivare a soluzioni migliori basate sui dati scientifici. Pichetto ha sottolineato che i biocarburanti possono sostituire la benzina e il diesel e mantenere viva l’industria automobilistica italiana. Secondo il ministro, l’apertura dei Paesi del G7 rappresenta una buona opportunità per raggiungere gli obiettivi internazionali a tutela della filiera dell’automotive che l’Italia vuole ottenere.
Il ministro Pichetto ha anche evidenziato che c’è un riconoscimento per l’utilizzo di biocarburanti sostenibili nell’industria dei trasporti, in quanto ogni Paese ha le sue specificità e i suoi percorsi per la decarbonizzazione in uno dei settori più difficili. In sintesi, l’utilizzo dei biocarburanti sostenibili può rappresentare una delle soluzioni per la decarbonizzazione del settore automobilistico e l’Italia ha un ruolo importante da svolgere in questo processo.