Coordinare e armonizzare le azioni per rendere la ripresa economica globale post pandemia uno strumento efficace di crescita “verde”, puntando sulle opportunità offerte da soluzioni tecnologiche innovative e avendo come obiettivo la piena attuazione dell’accordo di Parigi sul clima e l’agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. Questi alcuni temi affrontati nel secondo incontro dei gruppi di lavoro del G20 (il foro internazionale che riunisce le principali economie del mondo) sulla transizione energetica e sulla sostenibilità climatica.
L’Italia detiene la Presidenza del G20 dal 1° dicembre 2020. Il programma della Presidenza si è articolato intorno al trinomio People, Planet, Prosperity e prevede una serie di numerosi incontri e appuntamenti che culmineranno nel Vertice dei Leader G20, che si terrà a Roma il 30 e 31 ottobre.
“I pacchetti di stimolo economico e i piani di ripresa che i governi stanno mettendo in atto possono consentire ai paesi di progredire verso obiettivi climatici e ambientali, – scrive in una nota il Ministero della Transizione Ecologica guidato da Roberto Cingolani – come la transizione verso un futuro a neutralità climatica conseguendo anche l’obiettivo di una crescita sostenibile”.
I paesi del G20 mettono sul tavolo del confronto “l’esigenza di aiutare a realizzare una ripresa sostenibile e inclusiva attraverso nuovi impegni, contributi e azioni coordinate e collettive in accordo con le esigenze nazionali. In quest’ottica, potrà avere rilievo incoraggiare gli investimenti che abbiano un impatto più incisivo sulla transizione energetica come eolico offshore, solare fotovoltaico, energia oceanica, idrogeno verde e carburanti derivati dai rifiuti, come pure sulla creazione di nuovi posti di lavoro (green jobs)”.
La presidenza italiana del G20 pone l’obiettivo della neutralità climatica al 2050 “come ambizioso ma necessario traguardo per il quale è necessario mettere in campo scelte coerenti e coordinate per lo sviluppo, l’ambiente e il lavoro”.