Che ruolo ha il suono nella scelta e nel consumo dei cibi che portiamo sulle nostre tavole? Una domanda affascinante, che apre le porte a un mondo ancora poco esplorato. A partire dal 22 febbraio 2025, e per tutto l’anno, il MUSE – Museo delle Scienze di Trento ospiterà “Food Sound. Il suono nascosto del cibo”, una mostra innovativa che svela come la componente sonora influenzi la nostra alimentazione, dalla stimolazione dell’appetito alle strategie di marketing sensoriale utilizzate nel settore agroalimentare.
Un viaggio esperienziale tra neuroscienze e gusto
L’esposizione propone un’esperienza immersiva in cui i visitatori potranno scoprire il legame tra il suono e la percezione del cibo, basandosi sulle più recenti scoperte scientifiche. Studi di neuroscienze dimostrano infatti che i suoni influenzano non solo il nostro appetito, ma anche la nostra preferenza per determinati sapori, condizionando il modo in cui percepiamo consistenze, freschezza e qualità degli alimenti.
L’allestimento, attraverso un approccio narrativo scientifico-poetico, guiderà il pubblico in un percorso multisensoriale dove ogni sezione sarà accompagnata da suoni trasmessi in cuffia, rendendo il viaggio ancora più suggestivo. Questa modalità di fruizione permette di trasformare la percezione del cibo, mettendo in evidenza aspetti che solitamente passano inosservati ma che giocano un ruolo chiave nella nostra esperienza alimentare.
Un team scientifico di eccellenza
Il progetto nasce da un’idea di Vincenzo Guarnieri e si avvale della collaborazione di un Comitato scientifico altamente qualificato, che garantisce la solidità e l’accuratezza dei contenuti presentati. Tra gli esperti coinvolti:
- Massimiliano Zampini, responsabile scientifico (Centro Interdipartimentale Mente/Cervello – CIMEC – Università degli Studi di Trento);
- Louena Shtrepi, esperta di acustica (Politecnico di Torino);
- Luisa Torri e Riccardo Migliavada, specialisti nel settore dell’analisi sensoriale e delle scienze gastronomiche (Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo).
Il coordinamento organizzativo e il supporto curatoriale sono affidati a Chiara Quartero, che contribuisce alla realizzazione di un’esposizione capace di coniugare rigore scientifico ed esperienza coinvolgente per il pubblico.
Il ruolo del packaging alimentare e la sostenibilità
Accanto all’esplorazione del suono nel cibo, un focus importante della mostra riguarda il packaging alimentare, con il contributo del Consorzio COREPLA. L’organizzazione propone contenuti dedicati al ruolo degli imballaggi nel settore agroalimentare, analizzando il loro impatto e la corretta gestione del fine vita. Il tema della sostenibilità è centrale: comprendere l’importanza della raccolta differenziata e del riciclo della plastica è fondamentale per ridurre gli sprechi e promuovere un consumo più consapevole.
Grazie alla combinazione di esperienza sensoriale, scienza e sostenibilità, “Food Sound” si preannuncia come una delle mostre più innovative del 2025, capace di stimolare il pubblico e far riflettere su quanto il suono influenzi il nostro rapporto con il cibo in modi spesso inaspettati.