Un nuovo modo per scambiare best practice aziendali e crescere secondo i parametri dell’Agenda 2030 dell’Onu
Creare una community forte per contribuire a rendere le aziende agroalimentari italiane sempre più competitive rispetto ai nuovi standard internazionali, traghettando il settore fuori dalla crisi pandemica. È questo lo scopo di Food Social Impact, il nuovo progetto di Food, il gruppo editoriale da trent’anni punto di riferimento del settore. Si tratta di una piattaforma lanciata lo scorso dicembre, che si rivolge non solo alle aziende di ogni dimensione, ma anche a Università e Istituzioni, nell’ottica di creare un luogo virtuale per lo scambio di idee e best practice per il raggiungimento dei 17 obiettivi dello Sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. L’industria alimentare italiana rappresenta d sola oltre il 10% del Pil nazionale ed è seconda, come numeri, solo all’industria meccanica. Il progressivo rafforzamento della cultura della sostenibilità in questo settore è cruciale per la conferma della qualità della produzione italiana nel mondo e il suo impatto sulla salute del pianeta.
Tre i filoni tematici su cui si sviluppa l’attività di Food Social Impact, Ambiente, Nutrizione e Persone, in cui si riassumono gli obiettivi Onu, su cui Food Social Impact propone webinar periodici, approfondimenti tematici in forma di articoli sulla rivista mensile Food, ma anche video interviste e podcast disponibili sui canali informativi del gruppo e raccolti sulla pagina dedicata di foodweb.it.
“Il valore di un’azienda oggi non è più legato esclusivamente ai dati di bilancio, ma è anche definito in base a nuovi parametri di sostenibilità ambientale e sociale che le grandi aziende già osservano e che devono diventare patrimonio di tutti gli attori del settore, affinché questo si confermi e si sviluppi ulteriormente come trainante per l’economia del Paese”. Davide Dalcò, Ceo di Food, spiega così l’anima del nuovo progetto. “Il Food Social Impact si propone come strumento di accelerazione per le imprese – prosegue Dalcò – con l’obiettivo di promuovere e valorizzare pratiche responsabili e comportamenti sostenibili lungo tutta la filiera dell’agroalimentare, non solo per le attività legate alla produzione, ma anche alla trasformazione, logistica, distribuzione e packaging”.
I fattori di sostenibilità non sono solo più una questione etica per il mondo produttivo, ma sono strettamente legati alla capacità di sviluppo delle singole attività, anche perché sono sempre più importanti per i partner finanziatori. In questo nuovo scenario, quanto un’azienda investa in salute e benessere, scelga di utilizzare energia pulita, garantisca condizioni di lavoro dignitose lungo tutta la filiera diventano tutti potenziali vettori di crescita nell’immediato futuro.
Davide Dalcò prosegue con un esempio pratico: “Il settore agroalimentare italiano si è dimostrato uno dei più resilienti allo shock pandemico per quanto riguarda l’export. A fronte di un importante calo generale delle esportazioni nazionali, il food nel suo complesso non solo ha tenuto ma è riuscito a crescere nel primo semestre del 2020. Questo è senz’altro legato anche al fatto che le nostre aziende sono ben posizionate in termini di sostenibilità sociale, in particolare rispetto all’Isg, l’Indicatore di sviluppo di genere, che fa riferimento all’obiettivo 5 dei 17 Goal dell’Onu e misura i risultati raggiunti nell’uguaglianza di genere. Le tematiche relative all’Isg, sono particolarmente necessarie per le strategie relative all’export perché l’estero, ad esempio i retailer Usa ed australiani, sono molto esigenti e sensibili in questo senso. La sostenibilità sociale è uno dei temi portanti per FSI, che ha dedicato a questo un ambito tematico di approfondimento e formazione chiamato “Persone”. Adattarsi rapidamente alle trasformazioni culturali in corso è indispensabile per restare sul mercato internazionale e rafforzare il Sistema Paese”.
Il prossimo webinar di Fsi è previsto per il 3 marzo 2021 sul tema della nutrizione. Sarà accessibile dal sito e ne verrà data notizia attraverso tutti i canali informativi di Food.