Dal 22 al 25 novembre torna “Feed your future“, la tre giorni realizzata insieme ad ActionAid Italia, Fondazione ACRA, Mani tese e Will media dedicata a cibo, clima, sostenibilità e alle politiche alimentari, utili e necessarie per immaginare le città del futuro e per migliorare gli stili di vita di cittadini e cittadine.
Un palinsesto con numerosi appuntamenti tra eventi istituzionali e incontri aperti al pubblico, talk con esperti e testimonianze da tutta Europa, ma anche proiezioni e un hackathon internazionale in cui si confronteranno stakeholder locali e internazionali, giovani attivisti da tutto il mondo per proporre sperimentazioni e strumenti innovativi, con cui si chiuderà il progetto europeo Food Wave.
Un’occasione che vuole essere un momento di restituzione di quanto appreso e realizzato in questi quattro anni di lavoro, e anche un’opportunità per coinvolgere cittadini e cittadine in una discussione collettiva sul futuro delle nostre città.
Anche in questa seconda edizione protagonisti saranno i giovani tra i 15 e i 35 anni, a cui si è rivolto l’intero progetto – avviato nel 2019 – finanziato dalla Commissione europea con il coinvolgimento di 28 partner internazionali provenienti da 16 diversi Paesi, partner pubblici e privati e diverse associazioni giovanili.
Un percorso che ha avuto come obiettivo la diffusione e promozione della cultura del cibo in ottica di sviluppo, sostenibilità e giustizia sociale, creando maggiore conoscenza e consapevolezza nei giovani rispetto ai modelli di consumo e produzione alimentare attuali e a come renderli sempre più sostenibili a partire dalle food policies urbane.
Ad aprire i lavori oggi, 22 novembre, a Palazzo delle Stelline è stata la vicesindaco di Milano con delega alla Food policy Anna Scavuzzo insieme ai partner locali e internazionali di progetto.
Tra gli eventi “Feed your future brainstorming“, aperti al pubblico previa registrazione, in programma il 23 novembre alle ore 14 negli spazi di Mare culturale urbano in cui esplorare, progettare e immaginare insieme innovazioni in grado di rivoluzionare il nostro sistema alimentare attraverso conversazioni dal vivo con gli ospiti e la proiezione del documentario prodotto da Will media e ActionAid “Yatapita” sul tema della giustizia climatica. Durante il pomeriggio saranno anche premiati i vincitori del contest internazionale coordinato da IED “Foo[d]tures“, che ha chiesto a giovani artisti e designer di ideare e disegnare prodotti o servizi innovativi che riducano l’impatto ambientale e sociale della produzione, distribuzione e consumo di cibo, senza dimenticare l’importanza della solidarietà e della circolarità.
Il pomeriggio di venerdì 24 novembre, invece, sarà dedicato alle associazioni giovanili sostenute dal Comune di Milano nell’ambito del progetto Food Wave, che si presenteranno e coinvolgeranno il pubblico in un evento ospitato allo Spazio Baroni85, un’occasione per dialogare con giovani attiviste e attivisti che con il loro ruolo di changemakers contribuiscono a rendere la città più sostenibile, equa e inclusiva.
Food Wave: numeri e risultati
Food wave, un progetto per i giovani e con i giovani, ha permesso in quattro anni di creare una vera rete internazionale: 17 Paesi europei, 16 città internazionali (tra cui San Paolo in Brasile, Madrid, Londra, Manchester, Almere in Olanda, Bruges in Belgio, Pest in Ungheria, Varsavia in Polonia, per citarne alcune), 13 organizzazioni della società civile, tra cui ActionAid Italia, ACRA e Mani tese, ma anche Erasmus student network Italia e Association internationale pour la Biennale des jeunes créateurs d’Europe et de la Méditerranée (BJCEM).
Attraverso progetti di formazione, laboratori ed eventi ha raggiunto circa mille attivisti e studenti formati in 42 scuole, quasi 2.000 giovani delle periferie delle città europee formati in oltre 90 cicli di laboratori sulla sostenibilità e più di 100.000 partecipanti in 95 performance di strada in Europa.
Per avvicinare gli adolescenti ai temi della sostenibilità e dell’impatto ambientale del cibo, nel 2021 e nel 2023, attraverso due bandi sono stati finanziate dal Comune di Milano 17 associazioni e gruppi informali di giovani che hanno promosso un programma di street actions, concerti, performance artistiche, workshop, laboratori di cucina e attività di comunicazione, come podcast e programmi radio.