Il Parlamento accoglie con favore la strategia “Dal produttore al consumatore” (Farm to Fork in inglese) e sottolinea l’importanza di regimi alimentari sostenibili, sani e rispettosi degli animali per conseguire gli obiettivi del Green Deal europeo, anche in materia di clima, biodiversità, inquinamento zero e salute pubblica.
Nel testo approvato, i deputati hanno sottolineato la necessità di maggiore sostenibilità in ogni fase della filiera alimentare e hanno ribadito che tutti – dall’agricoltore al consumatore – hanno un ruolo da svolgere in tal senso. Affinché gli agricoltori percepiscano una parte equa dei profitti ottenuti da alimenti prodotti in modo sostenibile, i deputati chiedono alla Commissione di intensificare gli sforzi, anche attraverso l’adeguamento delle regole di concorrenza, per rafforzare la posizione degli agricoltori nella filiera. La risoluzione non legislativa è stata approvata con 452 voti a favore, 170 voti contrari e 76 astensioni. La votazione si è tenuta 19 ottobre martedì e i risultati sono stati annunciati mercoledì 20 ottobre.
Dopo la votazione, Herbert Dorfmann (PPE, IT), relatore della commissione per l’agricoltura e lo sviluppo rurale, ha dichiarato: “La responsabilità di un’agricoltura più sostenibile richiede lo sforzo comune di agricoltori e consumatori. I nostri agricoltori stanno già facendo un ottimo lavoro, quando chiediamo loro di ridurre ulteriormente l’uso di pesticidi, fertilizzanti e antibiotici, dobbiamo poi sostenerli per scongiurare che la produzione si sposti al di fuori dell’UE. Garantire la disponibilità di prodotti alimentari a prezzi ragionevoli deve continuare a essere una priorità.”
Per Anja Hazekamp (Il gruppo della Sinistra al Parlamento europeo, NL) relatrice della commissione per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare: “Le attuali politiche dell’UE sostengono modelli agricoli dannosi per l’ambiente e aprono la strada all’importazione di prodotti non sostenibili. Proponiamo misure concrete per ridefinire i nostri sistemi alimentari stimolando la produzione locale, lasciandoci alle spalle l’allevamento intensivo e le monocolture con elevato utilizzo di pesticidi. Un sistema alimentare sostenibile è inoltre fondamentale per il futuro degli agricoltori”.
Cibo più sano
– raccomandazioni dell’UE basate su dati scientifici per un’alimentazione sana,
– contrastare il consumo eccessivo di carne e di alimenti altamente trasformati ricchi di sale, zuccheri e grassi, anche fissando livelli massimi di assunzione.
Pesticidi e protezione degli impollinatori
– migliorare il processo di approvazione dei pesticidi e monitorarne il rispetto delle norme per proteggere gli impollinatori e la biodiversità,
– obiettivi di riduzione vincolanti sull’uso dei pesticidi. Gli Stati membri dovrebbero raggiungere questi obiettivi nei piani strategici nazionali della PAC.
Emissioni di gas a effetto serra
– Il pacchetto “Pronti per il 55 % entro il 2030” (Fit for 55, in inglese) deve prevedere norme e obiettivi ambiziosi per le emissioni derivanti dall’agricoltura e dal relativo uso del suolo, e criteri rigorosi per la produzione di energia rinnovabile a partire dalla biomassa,
– i pozzi naturali di assorbimento del carbonio devono essere ripristinati e potenziati.
Benessere degli animali
– indicatori comuni e scientificamente fondati sul benessere degli animali per una maggiore armonizzazione a livello UE ,
– verificare se sono necessarie modifiche alla legislazione UE,
– eliminare gradualmente l’uso delle gabbie negli allevamenti dell’UE ,
– i prodotti animali non originari dell’UE dovrebbero essere autorizzati solo se rispettano standard in linea con quelli dell’UE.
Agricoltura biologica
– più terreni destinati all’agricoltura biologica nell’UE entro il 2030,
– iniziative – promozione, appalti pubblici e fiscalità – per stimolare la domanda.