“Stiamo preparando un piano di emergenza per l’energia, che presenteremo a metà luglio” ha detto ai primi del mese la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, a proposito del rischio del taglio delle forniture di gas russo tra autunno e inverno. Alcune misure potrebbero essere riprese anche dall’Italia. Secondo diverse indiscrezioni il governo avrebbe già pronto un piano, ribattezzato da alcuni di “nuova austerity“, con interventi di limitazione su riscaldamenti domestici, illuminazione pubblica e privata, orari di uffici e negozi. Ma anche tagli alle industre “energivore”. Da subito invece dovrebbe partire una campagna di sensibilizzazione per il risparmio e sono previsti altri aiuti sulle bollette.
Per sopperire alla mancanza di gas estero, il piano prevede un maggiore utilizzo di energia dal carbone e di gas dalle trivellazioni. Per quanto riguarda i consumi quotidiani, come spiega Il Messaggero, sono previsti diversi step. I principali:
- nelle case temperatura dei termosifoni ridotta di 2 gradi e paletti sugli orari;
- coprifuoco sull’illuminazione in casi estremi;
- taglio all’illuminazione dei lampioni nelle città e nei musei (fino al 40%);
- chiusura anticipata degli uffici pubblici;
- riduzione del riscaldamento a 19 gradi negli uffici pubblici;
- chiusura anticipata dei locali privati (alle 23);
- chiusura anticipata dei negozi (alle 19);
- riduzione del gas e delle elettricità alle imprese “interrompibili”.
La riduzione delle temperature nelle case riguarda il periodo invernale, mentre in estate potrebbe arrivare un limite all’uso dell’aria condizionata in casa fino a 27 gradi. Il taglio dell’illuminazione private potrebbe toccare in primo luogo gli illuminamenti esterni delle case e quelli condominiali, mentre quello dell’illuminazione pubblica potrebbe arrivare al 40% in alcune zone delle città. La questione del coprifuoco dei locali pubblici è ancora aperta e in casi estremi si pensa di ridurre l’orario degli uffici pubblici alle 17,30.