I costi dell’elettricità svolgono un ruolo importante nella gestione dell’economia domestica. Il prezzo dell’energia elettrica si basa sul kWh e non è uguale per tutti, infatti per il mercato libero varia in base al fornitore scelto e ad altri fattori che vedremo nei prossimi paragrafi.
La correlazione tra il costo dell’energia elettrica e il costo in bolletta è molto semplice da comprendere: maggiore è il costo della luce per kWh e maggiore è il costo della bolletta elettrica da pagare. L’aumento dei costi, seppur non sempre eclatante sulle bollette periodiche, può arrivare ad essere considerevole quando si analizzano i costi annuali.
La scelta della fornitura energetica è quindi un elemento determinante per poter ottenere un risparmio significativo in bolletta, per questo motivo è fondamentale confrontare spesso le offerte luce per casa e valutare di passare al fornitore che offre tariffe e condizioni migliori per le proprie esigenze.
Come analizzare il costo dell’elettricità in bolletta
Il costo dell’energia elettrica nell’ultimo periodo oscilla tra gli 0,361 euro/kWh e gli di 0,374 euro/kWh per le due principali tariffe, monoraria e bioraria, come indicato da ARERA per il mercato di maggior tutela.
Come sappiamo, il kilowattora è l’unità di misura dell’energia elettrica e si utilizza per il calcolo dei consumi sulla bolletta della luce. A seconda delle offerte luce proposte dai diversi fornitori il costo del kWh può variare in maniera considerevole, tuttavia è importante ricordare che al prezzo definito dai fornitori è necessario aggiungere ulteriori costi aggiuntivi come il costo del canone definito dall’Autorità e gli oneri previsti in bolletta.
I kWh per il calcolo del consumo dell’elettricità si rilevano tramite il contatore della luce che registra i consumi nelle tre fasce orarie definite dall’Autorità: F1, F2 e F3 (monoraria, bioraria, mista).
Quali sono le variabili che incidono sulla bolletta elettrica
Sono diversi i fattori che entrano in gioco quando si deve stabilire il costo dell’energia elettrica per una famiglia italiana media che, secondo i recenti dati, consuma ogni anno circa 2.700 kWh di energia elettrica.
Il prezzo in bolletta è influenzato dal numero di componenti del nucleo familiare, dalla dimensione della casa e dalla sua efficienza energetica in termini di costruzione e materiali utilizzati all’interno di ogni ambiente.
A tutti questi fattori occorre aggiungere anche altre variabili come iservizi di rete e le imposte, considerate appunto “spese accessorie”. Iservizi di rete dell’energia elettricahanno un loro peso in bolletta (circa il 7% del costo complessivo) e riguardano principalmente il trasporto dell’energia elettrica e la gestione dei contatori. Anche le imposte incidono fortemente e gravano sul costo in bolletta per il 13% circa.
La corretta gestione dell’energia elettrica in casaè uno degli strumenti più utili per una famiglia che vuole ottenere un risparmio in bolletta ma non è l’unico: è importante analizzare le condizioni contrattuali offerte dal fornitore di energia e i servizi inclusi in essa.
Il costo dell’energia elettrica può essere bloccato fino ad 1 anno o in alcuni casi è possibile accedere allo sconto in bolletta sul prezzo variabile stabilito dall’Autorità. Ci sono fornitori che scelgono di regalare una riduzione del costo kWh sulla prima bolletta o più in generale sul consumo annuale.