Il quartiere Tor Pignattara, nel Municipio V di Roma è di nuovo nella morsa dell’emergenza rifiuti. Ma anche della conseguente emergenza sanitaria, che deriva dal perpetrarsi di cumuli di rifiuti non regolarmente ritirati da AMA. Questi, oltre il cattivo odore, accentuano l’infestazione di blatte, topi e altri insetti.
Sulla base di questo, cittadini e aderenti al Comitato di Quartiere Tor Pignattara si sono attivati per un’azione legale mobilitazione legale. In una lettera sottoscritta dall’avvocata Silvia Ronchetti, rappresentante legale del Comitato, il 28 giugno si segnalavano “nuove, reiterate, gravi carenze igienico sanitarie nel territorio del V Municipio dovute alla mancata raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani con richiesta di intervento immediato”. La missiva è stata inviata all’amministrazione capitolina, al Dipartimento Sicurezza e Protezione Civile del Comune, al Dipartimento Tutela Ambientale, a quello del Ciclo dei Rifiuti Prevenzione e Risanamento degli Inquinamenti, al Servizio Igiene e Sanità Pubblica (SISP), ad AMA e al Dipartimento Stato Ambientale Arpa Lazio.
Ronchetti scrive: “Come ogni estate, una intollerabile ed inspiegabile situazione che, insieme al caldo della stagione, ha trasformato il quartiere in una vera e propria discarica a cielo aperto con un conseguente e inaccettabile rischio per la salute di tutti i cittadini residenti (…). A ciò si aggiunge l’inesistente spazzamento delle strade del quartiere che sono diventate impraticabili e che costringono gli abitanti a passeggiare tra cumuli di sporcizia. La popolazione del quartiere, comprese le attività commerciali e di ristorazione, deve inoltre fronteggiare una vera e propria invasione di blatte, topi e altri animali infestanti (…). Si invitano tutti gli Enti e gli Organi di indirizzo ad adottare i provvedimenti necessari per la tutela dei diritti fondamentali quali salute e sicurezza pubblica”.
L’Arpa è intervenuta con un sopralluogo in zona “certificando lo stato di emergenza per l’accumulo incontrollato di rifiuti urbani”, dice il Comitato. “Un documento che a noi potrebbe apparire banale, ma che invece è molto importante in quanto è il primo riconoscimento formale da parte di un ente pubblico di quanto la nostra legale ha evidenziato nella lettera. Il primo tassello del dossier che stiamo costruendo e che porteremo presto alle autorità competenti”.
Tuttavia, come si legge nella dichiarazione dell’Arpa, l’ente ammette di “non avere competenza in merito alla gestione del servizio di raccolta dei rifiuti urbani e al controllo della sua efficienza poiché attività che fanno capo al Comune competente”.
Intercettata da Eco dalle Città, l’avvocata Silvia Ronchetti ha dichiarato: “La situazione emergenziale non è ancora cessata né migliorata. Per questo ci accingiamo a denunciare alla Procura della Repubblica, lo stato di completo abbandono in cui versa il quartiere. Si parte dall’interruzione di pubblico servizio, nella speranza che la Procura approfondisca la vicenda. A seguito delle notizie di stampa, oltre al Comitato di Quartiere Tor Pignattara che rappresento, sono stata contattata anche dai cittadini del quartiere Quadraro e quello di Tor di Cenci / Spinaceto che lamentano una situazione pressoché identica a quella di Torpignattara. Infatti, anche loro vorrebbero agire sia per avere un rimborso della Tari, ma soprattutto per vivere in una città pulita“.