C’è un problema di fatto mai risolto nella crisi della gestione rifiuti a Roma: i cumuli fuori da cassonetti ed ecoisole, che si verificano a macchia di leopardo a seconda dei periodi ma che di fatto non sono mai scomparsi. Per questo motivo, lo scorso 8 marzo Ama ha dovuto prorogare l’affidamento alle ditte che sono intervenute la scorsa estate dopo l’incendio a Malagrotta, confermando il perpetrarsi di un’emergenza mai finita. Nell’oggetto della determinazione n.78/2023 si legge: “L’affidamento diretto (…) è relativo al servizio dei rifiuti nelle adiacenze dei cassonetti stradali a causa della riduzione di ricezione degli impianti di conferimento dei rifiuti indifferenziati, in supporto alle attività di raccolta di AMA s.p.a suddiviso in 6 lotti”.
Sono decine le segnalazioni di rifiuti lasciati fuori dai cassonetti che creano delle vere e proprie micro-discariche in giro per la città. Molte di esse sono documentate dai cittadini che, in alcuni casi, denunciano lo stesso problema anche nelle adiacenze dei nuovi cassonetti posizionati in via di sperimentazione in alcune aree di Roma. E se in alcuni casi il fenomeno può essere ricondotto a malcostume, in altri il problema risiede nel fatto che i contenitori sono già pieni.
La situazione dopo l’incendio di Malagrotta
A luglio 2022, furono riscontrate delle criticità da AMA in seguito alla ricezione dei rifiuti indifferenziati a seguito dell’incendio dell’impianto di trattamento Meccanico Biologico a Malagrotta che ha portato ad un accumulo di rifiuti in prossimità dei contenitori stradali, il Servizio Acquisti della società aveva richiesto con urgenza un’indagine di mercato per affidare a terzi il servizio di rimozione di tali rifiuti con un mezzo “dotato di cassone da almeno 30 mc e attrezzatura con braccio meccanico e benna a polipo per il caricamento dei rifiuti che prevede 1 autista e 1 operatore.
A seguito di questa gara venne affidato il lotto 1 alla DEL PRETE S.R.L. nei municipi I, VIII, IX, X, XI, XII, XIII e XIV; il lotto 2 alla ELLE 30 Società Cooperativa (municipi IV, V, VI e VII); il lotto 3 alla IMPREGETAL S.R.L. (Municipi IV, V, VI e VII); il lotto 4 alla Logistica Ambientale S.R.L. (Municipi II, III, IV, V, VI, VII e XV); il lotto 5 alla MASSIMI AURELIO & FIGLI S.R.L. (Municipi XI, XII, XIII e XIV) e il lotto 6 alla T.L.Z. S.R.L. presso tutti i Municipi di Roma Capitale.
La situazione attuale e la richiesta di AMA
Nonostante i provvedimenti già presi e l’appalto avvenuto nei 6 lotti, AMA nel documento dichiara: “a causa di periodiche situazioni di criticità nella ricezione dei rifiuti indifferenziati raccolti da parte degli impianti di conferimento ed al conseguente inevitabile accumulo di rifiuti in prossimità delle postazioni dei contenitori stradali, si rende necessario avere un pronto supporto aggiuntivo per la rimozione di tali rifiuti, avvalendosi dei prestatori affidatari”.
AMA, quindi, ha richiesto e ottenuto la disponibilità alle società già nominate dopo l’emergenza del 2022 “agli stessi patti, prezzi e condizioni attualmente in essere” di poter ottemperare al nuovo fabbisogno di ricezione dei rifiuti attorno ai cassonetti:
DEL PRETE S.R.L. (lotto 1) coprirà 12 viaggi, ELLE 30 (lotto 2) 6 viaggi, IMPREGETAL S.R.L (lotto 3) 6 viaggi, Logistica ambientale S.R.L. ( lotto 4) 16 viaggi, Massimi A. & F. (lotto 5) 6 viaggi e TZL S.R.L (lotto 6) 21 viaggi.
Si tratta di un giro complessivo di 67 giri di raccolta nel 2023 con una spesa di circa 27mila euro. Nel 2022, dopo l’incendio di Malagrotta, AMA investì circa 100mila euro.