Tagliare i sussidi alle fonti fossili, promuovere la democrazia energetica basata sulle rinnovabili, redigere un piano climatico nazionale, contrastare il ricorso al nucleare: sono alcune delle proposte in vista delle elezioni pubblicate in un manifesto da “Energia per l’Italia”. Il gruppo di docenti universitari e ricercatori che lavorano su energia e clima, afferente in larga parte all’Università di Bologna, si rivolge alle elettrici e agli elettori chiamati al voto in un momento critico. Siamo in una “tempesta perfetta”, scrivono, nella quale “le difficoltà sociali ed economiche della pandemia non ancora risolta si sommano all’emergenza climatica e alla crisi energetica, resa ancor più drammatica dalla guerra scatenata dalla Russia nel cuore dell’Europa. In questo momento nel quale le italiane e gli italiani sono ancora preoccupati per la propria salute fisica, ma ancor più per le bollette di gas e luce e per i rincari del cibo, nel quale gli agricoltori vedono sparire i raccolti e le aziende energivore sono costrette a fermare gli impianti, nel quale i giovani vedono sfumare il loro futuro, siamo chiamati a votare avendo ben chiari i programmi dei partiti che si candidano a governare”.
Invitiamo elettori e politici a ragionare sulle seguenti proposte:
1) Transizione energetica, dalle fonti fossili all’efficienza e alle fonti rinnovabili
2) Democrazia energetica, energia come bene comune
3) Basta con i sussidi alle fonti fossili
4) L’energia nucleare non è la risposta giusta alla crisi
5) Edifici e trasporti puliti, efficienti e sostenibili
6) Attivare subito il piano nazionale di adattamento al nuovo clima
7) Formazione per una cittadinanza consapevole e ricerca finalizzata a risolvere le crisi
8) Agricoltura sostenibile, conservazione del suolo e protezione delle foreste
9) Proteggere la salute dall’inquinamento dell’aria
10) Più equità sociale in Italia e negoziare per la pace in Europa