“Una coalizione di destra ha tentato di sabotare le disposizioni sul riutilizzo e sulla prevenzione dei rifiuti con compromessi alternativi, rispecchiando ciecamente le richieste delle lobby. Questi sono stati respinti oggi dalla Commissione ENVI che ha adottato la relazione con un’ampia maggioranza di 56 voti a favore, 23 contrari e 5 astensioni”. Così lo European Environmental Bureau in una nota, a proposito del voto sul Regolamento Imballaggi nella Commissione Ambiente del Parlamento Europeo.
Per Marco Musso, Senior Policy Officer, “il regolamento sugli imballaggi è sopravvissuto a un altro tentativo di indebolire le sue disposizioni sulla prevenzione dei rifiuti e sul riutilizzo. Ma il testo finale sostenuto dalla commissione ENVI è più debole della proposta originaria a causa delle pressioni esercitate dai maggiori inquinatori dell’industria degli imballaggi monouso”.
EEB sostiene che “l’Europa ha urgentemente bisogno di regole credibili per fermare la crescita incontrollata dei rifiuti di imballaggio. È necessario evitare qualsiasi ulteriore diluizione delle norme sulla prevenzione dei rifiuti”.
I prossimi passi Ue per l’adozione di queste “necessarie norme sui rifiuti di imballaggio saranno il voto finale della plenaria del Parlamento europeo a novembre e l’adozione di un approccio generale da parte degli Stati membri a dicembre. Le istituzioni europee dovranno poi trovare un accordo definitivo prima delle elezioni europee della primavera 2024”.
Jean-Pierre Schweitzer, Responsabile Politiche per l’Economia Circolare presso EEB ha dichiarato che: “La lunga lista di deroghe ed esenzioni introdotte nei compromessi rischia di ripetere le carenze della direttiva attuale sugli imballaggi, le cui disposizioni vaghe e inapplicabili non sono riuscite a limitare la crescita incontrollata dei rifiuti da imballaggio. Il Plenario del Parlamento europeo deve adottare un insieme solido di regole per ridurre i rifiuti, limitare gli imballaggi non necessari e promuovere soluzioni di imballaggio riutilizzabile, non un insieme di falle per soddisfare le richieste dei lobbisti”.