“Mancanza di agilità e volontà di adattarsi per il bene comune”: è questa in estrema sintesi l’opinione dello European Environmental Bureau, la maggiore rete europea di organizzazioni ambientaliste, sulle imprese e le associazioni che stanno criticando la proposta delle Commissione Ue sul nuovo Regolamento Imballaggi comunitario. Il documento, com’è noto, sta suscitando un acceso dibattito nel mondo dell’economia circolare, con prese di posizione a favore e contro da parte di numerosi attori coinvolti, dalla politica e da alcuni osservatori.
Secondo l’Eeb tuttavia le critiche non devono “indebolire l’impegno della Commissione nei confronti di questo cambiamento essenziale” Ecco la nota completa degli ambientalisti:
Alcune settimane fa è stata fatta circolare una bozza del regolamento rivisto sugli imballaggi e sui rifiuti di imballaggio della Commissione europea, la cui pubblicazione ufficiale è prevista per il 30 novembre. L’industria e la società civile hanno accolto con favore la bozza di testo, riconoscendo l’ambizione e l’impegno della Commissione a stabilire obiettivi giuridicamente vincolanti per il riutilizzo degli imballaggi.
Nelle ultime settimane, abbiamo assistito ad una reazione enormemente negativa da parte di alcuni attori del settore che si oppongono all’ambizione e stanno facendo pressioni per proteggere il loro business-as-usual. La loro mancanza di agilità e volontà di adattarsi per il bene comune non deve indebolire l’impegno della Commissione nei confronti di questo cambiamento essenziale.
Quando il testo verrà presentato il 30 novembre, dovranno essere fissati obiettivi per ridurre il più possibile la quantità di imballaggi monouso:
a) riduzione degli imballaggi non necessari
b) rendere l’imballaggio riutilizzabile ecocompatibile la nuova norma, e
c) eliminare definitivamente gli imballaggi non riciclabili.
Facendo eco alle ONG e all’industria progressista che chiedono una regolamentazione rigorosa, quattro Stati membri europei hanno inviato una lettera congiunta alla Commissione, chiedendo quattro elementi chiave: prevenzione, riutilizzo, riciclaggio di alta qualità e contenuto riciclato, come parte vitale di un futuro sostenibile e la lotta alla crisi climatica. L’urgenza e l’importanza di un quadro europeo migliorato non possono più essere ignorate.