Come stanno le mense scolastiche italiane e quanto sono rispettose dell’ambiente? Dal rapporto di Legambiente “Ecosistema scuola 2018” una panoramica sulle mense italiane; in quelle milanesi si dona cibo e si risparmia sulla TARI.
È un quadro fatto di luci e ombre, secondo Legambiente, quello che viene fuori dall’indagine annuale “Ecosistema scuola”, il rapporto dell’associazione ambientalista sullo stato del patrimonio edilizio scolastico e dei servizi educativi. Sono state in totale 5720 le scuole – tra quelle dell’infanzia, le primarie e le secondarie – che nei 90 Comuni capoluogo hanno ricevuto un questionario con quesiti in particolare sul servizio mensa. I dati rilevati raccontano un’Italia in cui il servizio delle mense scolastiche viene garantito nell’84,9% delle scuole del Nord, nell’88,9% del Centro, poco più del 63% negli istituti del Sud e nel 30,8% delle scuole sulle isole. La media del cibo biologico presente nei pasti è del 53,9%, solo il 6,3% dei pasti serviti è interamente biologico, in Lombardia questa percentuale è pari a zero. Il 68,4% delle mense che hanno risposto al questionario utilizzano stoviglie monouso e il 30% è in plastica, scelta che contribuisce all’ aumento dei rifiuti prodotti durante la refezione scolastica. Nel 51,6% delle mense si beve l’acqua del rubinetto, percentuale che sale all’81,6% in Lombardia.
Ma quante sono le mense che donano il cibo in eccedenza? Sono poco più del 50% le mense scolastiche che sul territorio nazionale donano il cibo in eccedenza, quello non scodellato che rimane nelle pentole, oltre alla frutta e al pane. Queste iniziative mettono in pratica principalmente gli obiettivi 10 (Ridurre le disuguagliane) e 12 (Garantire modelli sostenibili di produzione e consumo) dell’Agenda 2030, programma d’azione Onu per le persone, il pianeta e la prosperità.
In Lombardia, in proporzione, la percentuale di cibo donato è più alta rispetto alla media nazionale e arriva all’80%. A Milano sono 106 su 418 le mense scolastiche che inserendosi in questo circuito mettono in relazione chi deve gestire cibo in eccedenza e le associazioni che lo distribuiscono a chi vive in difficoltà. Le mense scolastiche sono tra i soggetti che a Milano donano cibo in eccedenza, non solo frutta e pane ma anche pasti completi, con la possibilità per il donante di richiedere una riduzione della tariffa sui rifiuti.
Grazie a Milano Ristorazione, l’azienda pubblica che ogni giorno in città serve 70 mila pasti nelle scuole, nel 2017 sono stati donati 150 tonnellate di cibo di cui 91 di frutta, 50 di pane e 9 di pasti completi. È stato possibile ottenere questi risultati grazie alla collaborazione dell’associazione Siticibo che ogni giorno recupera il cibo che Milano Ristorazione raccoglie dalle scuole e fa confluire in alcune centri-cucine della stessa società presenti in città.
Nel 2017 sono stati recuperati e distribuiti ben 8.318 porzioni di cibo cotto. Rispetto al 2016 sono state donate circa 700 porzioni in meno. Il calo probabilmente è dovuto al miglior gradimento del menù da parte dei bambini, stando ai dati del’indagine Doxa ripresi da Milano Ristorazione. È invece in aumento la raccolta di pane, circa 59.326 KG mentre diminuisce il quantitativo di frutta donata. Questo calo – secondo Milano Ristorazione – sarebbe da attribuire all’adesione di ben 59 scuole al progetto “Frutta a Metà Mattina” che invoglia i bambini a mangiare la frutta evitando le merendine che di solito si consumano a metà mattina.