Anche nel 2022 il sistema di gestione dei Pneumatici Fuori Uso di Ecopneus, la società senza scopo di lucro principale operatore della gestione dei PFU in Italia, si conferma un’eccellenza nel panorama nazionale. Nonostante il perdurare della crisi sanitaria e le difficoltà sul fronte economico legato alla crisi internazionale, anche nel 2022 Ecopneus ha garantito una raccolta efficiente e capillare raccogliendo oltre 230.000 tonnellate di PFU e dando un importante contributo allo sviluppo del mercato della gomma riciclata e della filiera industriale del riciclo dei PFU.
Ecopneus gestisce circa il 60% dei Pneumatici Fuori Uso generati nel nostro Paese raccogliendo mediamente 200.000 tonnellate ogni anno, rintracciate capillarmente in tutti i Comuni d’Italia, dai grandi centri ai borghi, dai piccoli comuni montani alle isole minori.
Un impegno che non si ferma alla raccolta e al recupero dei PFU ma si spinge oltre, per ampliare le possibilità di impiego della gomma riciclata, stimolando e incentivando il miglioramento continuo dei processi e dei prodotti del trattamento. Solo nel 2021 Ecopneus ha destinato circa 2 milioni euro in progetti di R&D per favorire lo sviluppo del mercato delle applicazioni della gomma riciclata, in termini di qualità dei materiali e di ampliamento dei settori applicativi.
Rispetto agli obiettivi di raccolta previsti dalla legge, calcolati sui quantitativi di pneumatici immessi nel mercato dalle aziende socie nell’anno solare precedente, nel 2022 Ecopneus ha raccolto il 119% del proprio target di legge,andando incontro al mandato ministeriale del +20% richiesto.
Complessivamente nel 2022 Ecopneus ha esaudito oltre 80mila richieste di prelievo dei Pneumatici Fuori Uso presso oltre 27.500 gommisti, stazioni di servizio e autofficine in tutte le Province Italiane.
“Anche nel 2022 Ecopneus ha raggiunto importanti risultati garantendo una gestione efficiente ed efficace dei Pneumatici Fuori Uso di propria responsabilità – ha dichiarato il Direttore Generale di Ecopneus Federico Dossena – Nel corso dell’anno Ecopneus ha messo in campo tutte le risorse di cui dispone, assicurando una raccolta capillare su tutto il territorio nazionale impegnandosi fortemente per lo sviluppo del mercato della gomma riciclata, come dimostra il sempre maggior impiego in molti settori, dall’edilizia, all’industria, allo sport, alle infrastrutture, dando un importante contributo agli obiettivi globali di sostenibilità e contrasto alla crisi climatica. Risultati possibili grazie ad una filiera fatta di aziende su tutto il territorio nazionale che con Ecopneus sono impegnate e investono in innovazione e ricerca. Anche nel 2023 ci impegneremo ad accompagnare le aziende in questo processo, stimolando lo studio di nuove applicazioni della gomma riciclata e cogliendo tutte le opportunità che la ripresa economica potrà offrire lavorando con etica e trasparenza al servizio del Paese e dell’ambiente”
Il sistema di riciclo dei PFU gestito da Ecopneus rappresenta un caso di eccellenza nel panorama nazionale che negli anni ha portato un beneficio concreto alla collettività e all’ambiente promuovendo con forza un sempre maggiore l’impiego della gomma riciclata in tante applicazioni utili nella vita quotidiana. La gomma che si ottiene dal riciclo PFU è infatti un materiale prezioso ed ampiamente utilizzato in tutto il mondo per la realizzazione di superfici sportive, campi da calcio, per asfalti silenziosi, sicuri e duraturi, isolanti acustici, arredi urbani o impiegata per il recupero energetico. Ad oggi il mercato della gomma riciclata è in costante crescita, Ecopneus si sta dedicando fattivamente a nuovi filoni e settori applicativi attraverso un costante lavoro di Ricerca e Sviluppo, come il riciclo chimico e le applicazioni in ambito industriale distinguendosi inoltre per l’impegno profuso nel fornire supporto e consulenza alle Amministrazioni locali sulle soluzioni innovative ed ecosostenibili offerte dalla gomma riciclata da PFU per le città italiane.
Solo nel 2021 grazie all’attività di riciclo di Ecopneus è stata evitata l’emissione di 310mila tonnellate di CO2 equivalenti (un quantitativo pari a quelle di 185 mila autovetture che percorrono 10.000 km in un anno), un consumo di acqua di quasi 1,23 milioni di m3 (la quantità di acqua necessaria per riempire 495 piscine olimpioniche) e un prelievo di materie prime di 282 mila tonnellate (quantità pari al peso di 575 treni Frecciarossa 1000 composti di otto carrozze più locomotore). Benefici a cui si aggiunge il risparmio per il Paese legato alla riduzione delle importazioni di materiale vergine che complessivamente si attesta a circa 79 milioni di euro.