Si chiamano Rivestito e Traccia-TO i due progetti presentati mercoledì 16 ottobre a Torino, con cui la Città si propone di incrementare in maniera innovativa il recupero di Raee e prodotti tessili e, insieme, connettere iniziative e opportunità di scambio e riutilizzo presenti sul territorio, per supportare l’economia circolare e ridurre le emissioni climalteranti.
Una sfida, quella della transizione verso un’economia più sostenibile, raccolta da Torino nel quadro di Climaborough, un progetto finanziato da CINEA e dall’Unione Europea all’interno della missione “100 Climate neutral and Smart Cities”, che vede direttamente impegnata la Città nell’attuare azioni di pianificazione urbana che possano dare un contributo significativo alla riduzione degli effetti del cambiamento climatico.
“Climaborough intende promuovere la ‘tecnologia circolare’. Oggi non ci manca la tecnologia, ma un suo utilizzo reale, sostenibile e condiviso. Per fare questo, oggi il progetto, intende connettere imprese e startup con le città e il loro tessuto – i cittadini, le associazioni, altre imprese … – per aumentare la collaborazione e innescare comportamenti virtuosi, fondamentali per raggiungere la neutralità climatica”, spiega il coordinatore scientifico del progetto Matteo Satta, di Anci Toscana.
“Nel processo di trasformazione verso una città climaticamente neutrale i cittadini adottando comportamenti sostenibili svolgono un ruolo fondamentale per contribuire alla riduzione delle emissioni – ricorda l’Assessora alla Transizione Ecologica Chiara Foglietta -. Questo può essere fatto attraverso piccoli gesti quotidiani come riporre i rifiuti nel giusto contenitore che permette di recuperare materie prime preziose come carta, vetro, alluminio e plastica, evitando che vengano disperse nell’ambiente o in discarica”.
Il progetto coinvolge in tutto dodici città. Sono interessate da questa prima sperimentazione le greche Atene e Ioannina, la lussemburghese Differdange, la francese Grenoble Alpes Métropole (equivalente di una città metropolitana), la bulgara Sofia, la portoghese Cascais e la slovena Maribor cui seguiranno altre 4 città (la croata Krk, la bosniaca Prijedor, la ceca Pilsen e la polacca Katowice) che testeranno delle soluzioni nel 2026. Il progetto è coordinato da ANCI Toscana e conta su 27 partner (tra i quali i torinesi Fondazione Links e Urban Lab), incluse le 12 città appena menzionate.
La selezione delle soluzioni della Città di Torino e delle altre città coinvolte in questa sperimentazione è stata resa possibile da un bando di gara lanciato da ANCI Toscana a fine 2023. Questo bando innovativo ha utilizzato lo strumento dell’Innovation Partnership e strutturato in 8 lotti distinti, ciascuno del valore di 300mila euro, da assegnare a 2 distinti operatori economici.
Amiat è stato uno stakeholder importante coinvolto fin da subito dalla Città per agevolare la progettazione delle sperimentazioni facilitando il rapporto con i rispettivi appaltatori delle singole raccolte.
“Siamo orgogliosi di poter contribuire a questi importanti progetti, mettendo a disposizione le nostre competenze e best practice nell’ambito della gestione del ciclo integrato dei rifiuti sul territorio torinese – commenta Paola Bragantini, Presidente di Amiat Gruppo Iren -. Il nostro obiettivo è quello di proseguire la collaborazione, per contribuire a individuare soluzioni innovative nell’ambito delle due filiere al centro dei progetti, che si caratterizzano come particolarmente sfidanti, sia sul piano della gestione che della sensibilizzazione dei cittadini”.
Ideato dalle aziende Atelier Riforma, Mercato Circolare e Huulke, Rivestito si propone di rendere trasparente ed efficiente la raccolta dei prodotti tessili dismessi nella città di Torino e di indirizzarli verso le modalità di valorizzazione più idonee, incentivando un circolo virtuoso locale di economia circolare. Il progetto comprende la fornitura dell’innovativa tecnologia Re4Circular e dell’app Mercato Circolare e un capillare coinvolgimento della cittadinanza.
“Siamo davvero emozionate di esserci aggiudicate questo progetto insieme a Huulke, poiché da anni lavoriamo con passione per sviluppare soluzioni per rendere il settore moda più circolare – dichiarano le amministratrici di Atelier Riforma e Mercato Circolare, Elena Ferrero e Nadia Lambiase -. In un mondo in cui le risorse sono limitate, è assolutamente urgente mettere in atto strategie per sfruttare al meglio i prodotti tessili già esistenti, con pratiche virtuose di economia circolare. La sperimentazione che abbiamo ideato è molto ambiziosa ed è volta a portare un cambiamento sostanziale nell’attuale modalità di gestione dei tessili usati, afflitta da sprechi, inquinamento, poca trasparenza verso cittadini e cittadine, e da una normativa con diverse zone grigie”.
Grazie alla collaborazione tra Erion, Erica e ReLearn, nasce il progetto Traccia-TO, con l’obiettivo di sensibilizzare i cittadini e le attività commerciali sulle buone pratiche circolari e sulle corrette modalità di smaltimento dei rifiuti.
Il progetto fornirà alla Città di Torino una metodologia innovativa per quantificare i flussi di rifiuti tessili prodotti sul territorio, intercettando anche quelli smaltiti nell’indifferenziata o dimenticati negli armadi. In partnership con ReLearn, sarà sperimentata una modalità avanzata di raccolta degli abiti dai cassonetti stradali attraverso l’uso dell’Intelligenza Artificiale. Traccia-TO si occuperà inoltre della gestione dei RAEE (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche), quantificando i flussi dei piccoli dispositivi per migliorare le strategie di raccolta.
“Con Traccia-TO vogliamo fornire un contributo concreto alla transizione verso un’economia circolare, coinvolgendo i cittadini in prima persona. La tecnologia, insieme alla sensibilizzazione, sarà il nostro alleato per effettuare una mappatura accurata e migliorare la raccolta dei rifiuti tessili e dei RAEE, offrendo alla Città di Torino strumenti innovativi e sostenibili”, sottolinea il Presidente di Erion Textiles Raffaele Guzzon.
I due soggetti testeranno per un anno le proprie soluzioni utili a incentivare lo scambio di beni prima che diventino rifiuti e altre pratiche di riuso, che possano contribuire al corretto conferimento di RAEE e tessili e promuovano la creazione di set di dati sulla raccolta dei rifiuti e il comportamento dei cittadini e delle cittadine.
Torino condividerà i risultati delle sperimentazioni con la rete delle città di Climaborough e contemporaneamente riceverà quelli sul tema della mobilità urbana e dell’energia e potrà dunque osservare le soluzioni innovative proposte nelle altre città. Sarà così possibile valutare come, a partire dalle azioni sperimentali, si possa agire sulla pianificazione della città e anche valutare in anticipo e prevedere gli impatti delle azioni prescelte, nonché ipotizzare la loro replicabilità.