Dopo Napoli anche Torino ha il suo ‘Patto con la città’ sancito con il governo. Martedì 5 aprile il presidente del Consiglio Mario Draghi e il sindaco del capoluogo piemontese, Stefano Lo Russo, hanno firmato a Palazzo Civico il “Patto per Torino”, intesa che porterà nella città un contributo di oltre un miliardo di euro nell’arco di vent’anni, derivante in larga parte dai fondi del Pnrr. Oltre all’obiettivo principale che è quello di risanare il debito comunale, le principali linee di intervento riguardano viabilità e trasporto pubblico, opere di riqualificazione urbana ed efficientamento energetico, biblioteche, scuole e case popolari, servizi, verde, il recupero delle aree del Po.
Il sindaco, Stefano Lo Russo, ha dichiarato: “Torino oggi è nuovamente ad un bivio storico tra la visione nostalgica di quello che è stata e il rilancio verso il futuro. C’è una macchina amministrativa da ricostruire, una situazione finanziaria sull’orlo del dissesto, modalità gestionali dei processi da rifondare e l’impegno a ridurre i divari territoriali, generazionali e di genere, accelerare la transizione digitale e quella ecologica, migliorare e rafforzare tutti i servizi che qualificano la città. Ingenti risorse verranno investite nella rete delle biblioteche comunali, nelle manutenzioni delle aree verdi, per le strade, le scuole, i mercati, gli impianti sportivi e le piscine. Un piano complessivo di rigenerazione urbana con l’obiettivo di ampliare i luoghi di aggregazione e partecipazione dei cittadini. E ancora la Linea 2 della metropolitana, il prolungamento della Linea 1, il potenziamento della rete tranviaria, la digitalizzazione, il rinnovo del parco mezzi GTT, le pedonalizzazioni e le riqualificazioni degli spazi pubblici, il nuovo parcheggio interrato di piazza Bengasi, la manutenzione straordinaria delle strade e l’abbattimento delle barriere architettoniche, la riqualificazione energetica dei nostri edifici e di quelli di edilizia sociale, la rifunzionalizzazione del parco del Valentino e la nuova Biblioteca di Torino Esposizioni. E non sono tutti. Investimenti pubblici per un totale di oltre 3 miliardi di euro”.
L’intervento di Draghi
“Il patto che firmiamo oggi, rappresenta un impegno che il Governo assume con la Città alla quale destiniamo circa 1,1 miliardo di euro – ha detto Mario Draghi – impegno che il Comune prende con l’obiettivo di risanare le proprie finanze e investire con attenzione ambizione lungimiranza. Nel PNRR interveniamo per riattivare i processi naturali e favorire il recupero della biodiversità in tutta l’area del Po, lungo tutto il suo corso, un progetto a cui destiniamo 360 milioni, 145 milioni andranno al Piemonte per tutelare le risorse idriche”.
“Per contrastare il cambiamento climatico – ha proseguito il presidente del Consiglio – occorre ripensare l’energia, l’industria, la mobilità, con il Pnrr sosteniamo Torino e il Piemonte nel processo di rinnovamento manifatturiero che deve avvenire in linea con le sfide più urgenti che abbiamo davanti”. Ha poi evidenziato come lo sviluppo economico debba andare di pari passo con lo sviluppo civile e la lotta alle diseguaglianze: “A Torino, nell’area di Porta Palazzo realizziamo 41 nuovi alloggi, in corso Racconigi, a Borgo San Paolo, ne riqualifichiamo 40, nel quartiere Vallette miglioriamo le case popolari di viale dei Mughetti, un totale di quasi 44 milioni per la sola Torino, servono anche a manutenere le strade e le scuole, a realizzare aree verdi e collegamenti ciclabili. Stanziamo ulteriori 113 milioni per la rigenerazione urbana, potenziamo il servizio pubblico con l’acquisto di mezzi di trasporto sostenibili per ridurre traffico e inquinamento. A questi investimenti, si aggiungono 120 milioni per l’area metropolitana, le infrastrutture, gli spazi pubblici, i servizi”.
Infine, Draghi si è soffermato su investimenti per sanità e scuole. “Al Piemonte, ha affermato, destiniamo 128 milioni per la costruzione di asili nido e 33 milioni per le scuole per l’infanzia. Stanziamo 43 milioni per le scuole innovative che mettono al centro la sostenibilità e la qualità architettonica degli edifici. Potenziamo le infrastrutture sportive, mettiamo in sicurezza gli edifici scolastici, costruiamo e riqualifichiamo le mense. Investiamo nella medicina territoriale per offrire una maggiore copertura e un’assistenza più mirata”.