Pubblicati i bandi di gara per i lavori di chiusura e per la fase post operativa della discarica di Roma Malagrotta, fuori servizio dal 2013 quando l’allora sindaco della Capitale, Ignazio Marino, e il governatore della regione Lazio, Nicola Zingaretti, decisero di interromperne l’esercizio dopo 30 anni, per ragioni ambientali e sanitarie.
Giovedì 3 agosto in Campidoglio si è svolta la presentazione pubblica del nuovo percorso alla presenza del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, del Commissario Unico alle Bonifiche, Gen. Giuseppe Vadalà, del Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, e del Presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca.
Il Commissario unico al quale è stato affidato l’incarico nel febbraio del 2022 ha portato a compimento i bandi di gara, pubblicati sulla Gazzetta ufficiale della Repubblica Italiana e sulla Gazzetta dell’Unione Europea.
Con una spesa di 250 milioni di euro è stato previsto un finanziamento differenziato dal 2022 al 2027, consentendo così l’avvio di due distinte procedure di gara:
A) lavori per la realizzazione della nuova cinturazione (c.d. sistema a Polder) di contenimento ed isolamento della discarica di Malagrotta.
STIMA IMPORTI: Importo complessivo dell’appalto integrato: €. 89.341.421,46 (di cui €. 87.856.360,22 per lavori a corpo ed €.1.485.061,24 per progettazione esecutiva).
B) lavori per la realizzazione della copertura impermeabile e dell’impiantistica utili all’esecuzione della chiusura della discarica esistente nel rispetto di quanto previsto alla lettera a) del c.1 dell’art. 12 del testo integrato del D.Lgs. 36/03, della discarica di Malagrotta (c.d. capping provvisorio, emungimento del percolato e captazione del biogas).
STIMA IMPORTI: importo complessivo dell’appaltoImporto complessivo dell’appalto integrato: € 123.450.799,34 (di cui €. 122.090.553,43 per lavori a corpo ed € 1.360.245,91 per progettazione esecutiva) – oltre IVA e cassa previdenziale come per legge.
Secondo il Ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, “la pubblicazione dei bandi di gara per la messa in sicurezza della discarica è un passo in avanti tangibile verso la soluzione di una grande questione ambientale della Capitale. Si vede l’efficace lavoro tecnico della Struttura guidata dal Generale Vadalà, già impegnata nella bonifica delle discariche abusive sotto sanzione comunitaria: un modello che funziona e che servirà a risolvere nel tempo anche il problema Malagrotta, un peso per le comunità dell’Agro romano e per la città”.
“A marzo abbiamo detto che avremo lavorato in modo continuo, speditamente e senza indugio per avviare a completare i progetti, creare i capitolati e avviare le gare: – ha commentati il Commissario unico alle Bonifiche, il Gen. Giuseppe Vadalà – oggi siamo qui perché questo importante obiettivo lo abbiamo raggiunto. È stato un lavoro corale, attivando e velocizzando le procedure, anche con l’importante visita del 30 marzo scorso del Commissario UE all’Ambiente Virginijus Sinkevicius e con la visita della Commissione UE in Italia. Adesso ci occuperemo di mettere concretamente e definitivamente in sicurezza il sito attraverso questi due importanti appalti con cui individueremo i partner adatti. Rispettiamo un obbligo verso l’Europa nel sanare questa grave situazione a Malagrotta, e intendiamo farlo entro il 2026, con il 2027 per l’ultima tranche di finanziamento. Ma assolviamo anche a un dovere nei confronti dei cittadini romani, che vedranno realizzare velocemente significative opere di risanamento per arrivare infine al riutilizzo sostenibile di quelle aree”.
“Ricorderemo la giornata di oggi perché facciamo un passo decisivo verso il risanamento definitivo di una ferita storica della città. – ha spiegato il Sindaco Roberto Gualtieri – Bonificare Malagrotta è un atto che dovevamo ai cittadini romani e che Bruxelles ci chiedeva di fare da anni. La discarica più grande d’Europa, chiusa 10 anni fa, continua ancora oggi a rappresentare una grave forma di inquinamento ed è un grande monito a tutti noi a non ripercorrere mai più simili strade: il nostro piano rifiuti investe nell’impiantistica tecnologicamente più avanzata e nella raccolta differenziata cancellando per sempre il ricorso alle discariche, che impattano pesantemente sull’aria, sui terreni e sul consumo di suolo”.
“La collaborazione istituzionale sui grandi temi è doverosa e fondamentale. Oggi, finalmente – ha dichiarato il Presidente della Regione Lazio Francesco Rocca – possiamo dare risposte concrete ai cittadini di Roma e del Lazio rispetto alla discarica più grande d’Europa che, per molto tempo, ha costituito lo sbocco dei rifiuti di Roma. La messa in sicurezza del sito era una priorità assoluta, un debito morale nei confronti di questo territorio e dell’ambiente. Oggi, finalmente, siamo a un punto di svolta di questa annosa vicenda. È necessaria, quindi, questa forte coesione a sostegno del lavoro del commissario rispetto a un intervento colossale e indispensabile che, finalmente, non è più un auspicio, ma un fatto. Oggi siamo lieti, ma è ancora aperta la partita per la chiusura del ciclo dei rifiuti a Roma che, sono certo, sarà affrontata da tutti gli attori coinvolti con il medesimo spirito di collaborazione, nell’esclusivo interesse dei cittadini”.